«A chi contesta l’accordo – premette Claudio Montagnoli – vorrei ricordare che è il frutto di un lavoro durato tre anni compiuto insieme ai tecnici, valutando insieme ogni possibile soluzione per una equa ripartizione del disagio. Mi sembra riduttivo ora dire di voler cambiare, dopo che ci sono voluti anni per trovare una proposta che andasse bene a tutti».
Ma il sindaco di Arsago Seprio, intervenendo in risposta al collega di Somma Lombardo Stefano Bellaria che nei giorni scorsi ha lanciato ufficialmente la proposta di modificare lo scenario delle rotte di decollo siglato a febbraio 2015, reputa doverosa un’altra premessa: «A chi dice che Arsago ha beneficiato in questo ultimo anno e mezzo ricordo che Arsago si è accollato una rotta che prima non esisteva, la 070, caricando la zona sudest del paese che prima non veniva interessata dai sorvoli. Lo abbiamo fatto per alleggerire la 358, la rotta che passa dal centro abitato e che, negli anni d’oro, è arrivata ad avere fino al 37 per cento del totale dei decolli. Ho ritenuto opportuno spalmare il disagio e non rinnego la scelta fatta».
Montagnoli però ieri mattina ha convocato la stampa soprattutto per mostrare i numeri e con i numeri giustificare la sua posizione di fermezza. Eccoli. «Sono dati ufficiali della Sea, non me li sono inventati io». Il famoso Lwa, il livello di potenza sonora, era attorno al 57 al cimitero di Arsago nel 2013 e tale è rimasto. A Casorate, paese anch’esso esposto ai decolli verso est, il rumore registrato alla centralina di via Monte Rosa è addirittura peggiorato: era 58 tre anni fa, ora tocca i 60. E Somma, che vorrebbe rivedere le rotte caricando ulteriormente le Sid d’uscita verso est? «Guardate la frazione di Maddalena: noi qui sforiamo il 60, loro oscillano tra il 51 e il 54. Se a febbraio 2015 arrivammo a quella soluzione, dunque, significa che tutti si resero conto che Arsago era ormai invivibile».
Montagnoli comunque non alza barricate e nonostante la sua posizione sia chiarissima, si dice pronto ad ascoltare le soluzioni che Bellaria porterà al tavolo. Prima di chiedere nuovi sacrifici ad Arsago e Casorate, però, lo invita ad analizzare con attenzione le tre rotte che gravano su Somma e a valutare possibili spostamenti interni. Il sindaco arsaghese tira fuori ancora una volta i dati: «Sulla 320 (Somma Bassa) decolla il 25 per cento degli aerei, sulla 310 (Coarezza-Golasecca) l’11 per cento, sulla 280 (Maddalena) soltanto il 12 per cento, quando fino a tre anni fa era il 22».
Perché? Se dunque Arpa, diceva Bellaria, ha segnalato negli ultimi mesi un sovraccarico della 320 con un aumento dei voli cargo, perché non pensare di alleggerirla innanzitutto spalmando meglio i decolli sulle tre rotte che attraversano il territorio di Somma Lombardo? Va ricordato infatti che per la modifica dello scenario delle rotte serve l’unanimità. Ecco perché ci sono voluti anni per arrivare a un’intesa. Ed ecco perché, sembra questo essere il consiglio di Montagnoli a Bellaria, è bene che trovi una soluzione in casa propria.