Gli svizzeri salvano il commercio

La Prealpina - 07/02/2017

 

Il commercio a Luino ha retto nel periodo natalizio mentre a Ponte Tresa, rispetto a ottobre e novembre, l’ultimo mese del 2016 non ha portato i risultati sperati dai commercianti.

A tracciare un quadro sintetico della situazione del commercio nell’area del Luinese, fino a Ponte Tresa, è Stefano Meloro, vicedirettore di Ascom Luino, che con Prealpina commenta l’andamento della stagione sia nel periodo delle festività che in quello, ancora in corso, dei saldi invernali. Meloro spiega come a Ponte Tresa, dove la clientela svizzera è da sempre protagonista, l’incremento maggiore delle vendite si sia verificato a inizio stagione invernale, con un calo, difficile da comprendere, nel periodo delle festività. Mentre a Luino la situazione si è mantenuta più o meno simile al trend del 2015. È andata meglio nel periodo dei saldi invernali, che quest’anno hanno preso il via il giorno dell’Epifania, sia a Ponte Tresa che a Luino dove una buona fetta della clientela è ancora composta da svizzeri. Anche se, sottolinea Meloro, permane ancora la difficoltà degli associati a spendere: diversi commercianti sono portati a fare minori investimenti a causa della crisi e dell’incertezza del futuro.

Rispetto al passato, fa inoltre notare il vicedirettore Ascom, l’asse commerciale della zona si è ampliata: se negli anni scorsi i centri del commercio erano solo Luino e Ponte Tresa, sui quali gravitavano tutti i paesi delle valli, ora anche zone come Marchirolo o Mesenzana sono ricche di attività commerciali. Questa situazione, unitamente allo sviluppo del commercio online e di una concorrenza sempre più globale, mette ovviamente alla prova il commercio al dettaglio. Che, secondo Meloro, non è comunque destinato a scomparire: «Il punto di forza di questi esercizi commerciali è la qualità del servizio offerto, la professionalità, la cura del dettaglio e l’attenzione al cliente che solo i piccoli negozi riescono a garantire. Nelle nostre zone tutto ciò si unisce a un contesto naturalistico e paesaggistico splendido: il nostro lago Maggiore è sempre più punto di valorizzazione, un brand al centro anche della campagna di Camera di Commercio. È importante creare una visione globale, d’insieme, e non una divisione che non fa gioco a nessuno. Il bello del nostro territorio è la capacità di produrre prodotti tipici locali che tuttavia sono difficili da esportare visto che sono prodotti in quantità limitata e sono unici nel loro genere».

Meloro giudica positivamente alcune iniziative in materia di lavori pubblici che potrebbero avere ricadute positive sul turismo e, di riflesso, sul commercio. Come il restauro di Palazzo Verbania, con la realizzazione di un centro congressi, che potrebbe dare un’iniezione di energia al tessuto economico del Verbano, così come il potenziamento dei percorsi ciclabili.