Gli azzurri (e Basso) in città. È un abbraccio mondiale

La Provincia Varese - 11/10/2016

L’ultimo abbraccio prima del Mondiale. L’ultima spinta, l’ultima carica, l’iniezione di fiducia decisiva, arriva da Varese. La Nazionale del commissario tecnico Davide Cassani si prepara a prendere parte alla prova in linea ai Mondiali di Doha, in Qatar, in programma domenica 16 ottobre. L’ultima sgambata sul suolo italiano, prima di imbarcarsi da Malpensa, i corridori in maglia azzurra l’hanno fatta sulle nostre strade, accompagnati da due alfieri d’eccezione come Ivan Basso, anche lui con la divisa della Nazionale, ed Eugenio Alafaci, con i colori del suo club di appartenenza, la Trek-Segafredo. Prima delle foto di rito nella sede di via Veratti della BCC di Busto Garolfo e Buguggiate, gli azzurri sono saliti in bicicletta per una sgambata prima della partenza: da Gazzada, sede del mini-ritiro varesino (Villa Cagnola), giù verso il lago di Varese, poi su per i cinque chilometri di salita del Sasso di Gavirate e picchiata verso Varese, per la conferenza stampa con le autorità, coordinato dalla Sc Binda e dalla Varese Sport Commission. Presente il sindaco Galimberti, l’assessore De Simone, il presidente della Camera di Commercio Albertini con il segretario generale Temperelli. Una sosta di circa mezz’ora, per qualche foto di rito e per ringraziare dell’ospitalità, poi pausa al bar e di nuovo tutti a Gazzada per gli ultimi preparativi per la partenza. Sarà un Mondiale difficile per gli azzurri, proibitivo, sia a livello di percorso che di condizioni climatiche: si pedalerà per 151 chilometri nel deserto, nonostante sia ancora in piedi la possibilità che questo tratto venga sensibilmente accorciato, per poi immettersi nel circuito cittadino di Doha, tortuoso e più impegnativo del drittone tra le dune. Nella prima parte interverranno il caldo, il vento e la sabbia a farla da padrone.

Per queste ragioni, i corridori dovranno ambientarsi molto in fretta e il fresco di questi giorni a Varese non ha di certo aiutato. Difficilmente si potrà scampare da un arrivo in volata e, in questo caso, l’Italia partirebbe in seconda fila: Viviani e Nizzolo saranno le punte della spedizione azzurra, che settimana scorsa, prima del ritiro a Varese di questo week-end, si è affidata anche ai consigli di Alessandro Petacchi, uno che di arrivi veloci in carriera ne ha conquistati parecchi. Certo che, dovesse andare per il meglio la spedizione azzurra, il commissario tecnico Davide Cassani ha dichiarato scherzosamente che a quel punto «la Nazionale tornerà sempre a Varese, e sarete costretti a sopportarci ancora per un po’».

Una battuta, è chiaro, che però non nasconde l’ottimo rapporto che si è venuto a creare tra il ct ed il mondo delle due ruote di Varese, a partire da Renzo Oldani, che si è impegnato per organizzare il ritiro degli azzurri. «Per fortuna c’è Renzo Oldani, lo chiamo e mi risolve tutti i problemi» ha scherzato ancora Cassani.

La Nazionale era presente quasi al gran completo, compreso Sonny Colbrelli, vincitore della ultima Tre Valli. Poche le assenze, comunque giustificate: Elia Viviani e Matteo Trentin hanno partecipato domenica alla Parigi-Tours (rispettivamente 23° e 4° al traguardo) e hanno raggiunto i compagni direttamente a Malpensa, mentre Manuel Quinziato e Daniel Oss hanno partecipato alla cronosquadre di domenica con la BMC (secondo posto finale) e si riuniranno ai compagni direttamente a Doha, dove Quinziato domani disputerà anche la crono individuale. Varese vi ha dato la spinta finale, ora c’è da conquistare il mondo.