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Nuova Fiera di Roma addio? Ci mancava anche questa, quella cattedrale nel deserto che sopravvive tra la Roma-Fiumicino e la Portuense ha l’acqua alla gola. In dieci anni non è decollata, in questi giorni ospita tristemente le giornate del Festival dell’Oriente, afflusso da week end, poi si chiude. Dai giorni dell’inaugurazione, maggio 2006, sindaco Veltroni, ad oggi, guai a non finire, e oggi il redde rationem, il giorno della verità. la nuova fiera di Roma, un progetto da 400 milioni che nelle intenzioni doveva portare sul territorio un indotto di oltre un miliardo dopo dieci anni di ritardi e polemiche, il progetto è sul punto di fallire e la capitale potrebbe non avere più una Fiera degna di questa nome. Così, dopo la Confcommercio, un altro gioiello dell’economia romana rischia il crac. Il titolare della struttura di via Portuense, Investimenti spa, ha convocato per giovedì un’assemblea dei suoi soci, principalmente Comune, Camera di Commercio e Regione, per decidere se vendere la nuova Fiera o ripianare il debito con la dismissione della vecchia struttura di via Colombo, altro grosso punto interrogativo della capitale. Il 25 maggio i creditori dovranno esprimersi sul piano di rientro dal debito di 30 milioni ancora in capo a Fiera srl (ma il debito con Unicredit ammonta a quasi 180 milioni), ma i soldi non ci sono e Investimenti chiederà ai soci di vendere la vecchia fiera sulla Colombo entro il 20 maggio per poter ricever almeno un fondo di 10 milioni da Unicredit per pagare almeno i creditori.
L’alternativa è il fallimento della Fiera di via Portuense. Ma la delibera è ancora ferma in Comune in attesa di essere trasmessa in Regione, che deve avviare il suo iter e portare la delibera in giunta. Le aziende fornitrici rischiano la bancarotta e la nuova Fiera si avvia verso il fallimento e quindi la vendita, tanto che sono già pronte alcune offerte di acquisto da una società belga, Photonike, che offre 100 milioni, o dai cinesi che propongono un contratto di servizio di lunga durata.
In assenza di un sindaco e con una Camera di Commercio decapitata e contestata ancora sub iudice a causa di ricorsi ancora pendenti” si va a fondo. Intanto sul sito di Investimenti è pubblico il bando per la consulenza per vendere i padiglioni 11, 12, 13 e 14 della struttura di via Portuense, oltre a un terreno di cinque ettari sul quale dovevano realizzarsi altri quattro padiglioni. Ci sono fiere che vanno a gonfie vele, territorio che della presenza di una simile struttura (vedi Rimini) hanno fatto occasione di business. Roma riesce a buttare anche questa oppurtunità.