Festa polizia: Droga, furti, truffe e rapine Pugno di ferro sul crimine

La Prealpina -

L’anno scorso furono 707, quello precedente 494: negli ultimi dodici mesi sono arrivati a 775. E per i reati più disparati. Cresce ancora il numero di arresti compiuti in provincia di Varese dalla Polizia di Stato. È questo uno dei dati principali emersi ieri mattina, in occasione della festa per il 166esimo anniversario di fondazione (foto Blitz). Le celebrazioni sono cominciate con una cerimonia raccolta davanti al monumento ai Caduti, nel cortile della Questura, e sono proseguite poi in Camera di Commercio, con i mezzi schierati in piazza Monte Grappa. A fare gli onori di casa è stato il questore Giovanni Pepè. Come ogni anno, anche stavolta i festeggiamenti sono stati l’occasione per tracciare un bilancio dell’attività compiuta sul territorio.

I dati snocciolati, che si riferiscono al periodo tra il primo marzo 2017 e il 28 febbraio scorso, contano un aumento degli arresti, appunto, mentre le denunce a piede libero sono calate, passando a 2.494, a fronte delle 2.931 dell’anno scorso e delle 3.326 di quello precedente. Gli uffici presenti nel Varesotto hanno raccolto circa 5mila denunce, di cui solo un centinaio per reati di competenza del Giudice di pace. Nel giro di dodici mesi sono state identificate oltre 80mila persone e controllati più di 15mila veicoli. Sono stati emessi 84 avvisi orali, 181 fogli di via obbligatorio, quattro provvedimenti di sorveglianza speciale, dodici divieti di accesso a manifestazioni sportive (i cosiddetti Daspo) e ventuno ammonimenti per atti persecutori. E ancora venticinque persone messe ai domiciliari, ventisette sottoposte a obbligo di firma e altre ventitré affidate in prova ai servizi sociali. Impressionanti anche i numeri registrati dalla Polizia stradale nel contrasto all’abuso di alcol alla guida: in dodici mesi, sono stati denunciati 655 automobilisti, mentre altri quaranta erano al volante sotto effetto di stupefacenti. Per quanto riguarda l’ordine pubblico, tra eventi sportivi, religiosi e politici, sono state firmate 3.510 ordinanze in tutto.

Ma al di là dei numeri, ci sono storie. E tra gli interventi più significativi compiuti negli ultimi dodici mesi c’è stato ad esempio l’arresto compiuto nell’aprile scorso di un 43enne napoletano che su Instagram aveva adescato una minorenne; oppure, a luglio, l’arresto di un pericoloso latitante che pochi giorni prima aveva tentato una rapina a una stazione di servizio di Stabio, in Canton Ticino. Più recente, invece, l’operazione “Jammer” portata a termine dalla Polstrada di Busto Arsizio: a fine gennaio gli agenti hanno intercettato due uomini specializzati in furti all’interno delle auto grazie a un sofisticato “jammer”, appunto, ossia un’apparecchiatura in grado di intercettare le frequenze dei telecomandi. Insomma, tante attività in prima linea, al servizio della società civile.

A testimoniare la vicinanza alla Polizia di Stato, ieri mattina in Camera di Commercio, c’erano tante autorità, ma non solo: dal viceprefetto reggente Roberto Bolognesi al sindaco di Varese Davide Galimberti, dal senatore Alessandro Alfieri all’europarlamentare Lara Comi, fino al vescovo Franco Agnesi, al comandante dei carabinieri Claudio Cappello e a quello della Guardia di Finanza Francesco Vitale, poi l’editore di Prealpina Daniela Bramati e il direttore Maurizio Lucchi, e anche il direttore generale della Openjobmetis Claudio Coldebella. Nel corso della cerimonia hanno trovato spazio approfondimenti sui progetti “Blue box”, condotto nelle scuole, e “Questo non è amore”, con un camper allestito in città contro la violenza di genere. Su questo delicato argomento è stata anche proposta una breve performance teatrale. Ospiti dei festeggiamenti di ieri, i ragazzi del progetto Pappaluga, per la formazione e l’inserimento lavorativi di giovani con disabilità cognitive. Insomma, tanti volti di una stessa società, che ieri ha voluto dire grazie a chi ogni giorno indossa la divisa della Polizia di Stato.