Primi tre mesi del 2016 all’insegna della stabilità per il commercio estero lombardo, anche se va registrata una leggera flessione per l’export targato Varese. Secondo l’analisi di Unioncamere, il valore delle esportazioni lombarde oscilla tra i 26 e i 29 miliardi di euro ormai da ben sette trimestri consecutivi, portando ad un trend sostanzialmente piatto. Tuttavia, il dato del primo trimestre 2016 (26,8 miliardi di euro) registra solo un minimo incremento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+0,1%), ed una contrazione sensibile rispetto allo scorso trimestre (-7,4%). Anche l’export italiano presenta un andamento simile, ma il confronto con lo stesso trimestre dell’anno precedente è negativo (-0,4%), mentre la variazione congiunturale è in linea con il risultato lombardo (-7,1%). Nel dettaglio, l’export lombardo verso i Paesi dell’Unione europea accelera leggermente (+2,9%), mentre si intensifica la contrazione versoil resto del mondo (-3,5%).
L’incremento delle esportazioni destinate ai paesi dell’Unione Europea dipende principalmente dall’incremento dei flussi verso Spagna (+8,1%), Francia (+2,5%), Germania (+1,5%) e Polonia (+8,8%). Il risultato negativo per i paesi Extra-Ue è determinato da una maggior diffusione del segno negativo tra le aree considerate. Solo i Paesi europei non appartenenti all’Unione Europea (+0,1%), l’Asia orientale (+2,7%) e l’Asia centrale (+17,3%) registrano un incremento, mentre sono determinanti per il risultato complessivi contributi negativi di America settentrionale (-2,1%), Medio Oriente (-0,3%), America centro-meridionale (-8,9%) e Africa settentrionale (-14,0%). Considerando le categorie merceologiche, il segno positivo risulta diffuso, con i maggiori incrementi registrati da macchinari ed apparecchi meccanici (+2,9%), prodotti tessili, pelli e accessori (+3,2%), sostanze e prodotti chimici (+2,6%), altri prodotti (in prevalenza mobili, +2,1%), gomma e materie plastiche (+4,4%) e articoli farmaceutici (+11,6%). A livello territoriale, cinque province su 12 registrano un incremento, particolarmente intenso per Lodi (+7,3%) e significativo per Lecco (+3,4%), Milano (+3,2%) e Bergamo(+2,0%). Varese, con -6,3%, è tra i territori con segnonegativo.