Expo, profughi e terroristiL’anno della Polizia di Stato

La Prealpina - 27/05/2016

Accanto agli effetti pirotecnici, come l’arrivo di una Lamborghini coi colori d’istituto o l’atterraggio dell’elicottero sul colle di Biumo, la presenza di uomini e donne in divisa che ogni giorno, nonostante le difficoltà legate a fondi sempre più striminziti, sono in prima linea per garantire la sicurezza dei cittadini. Ieri mattina a Varese la Polizia di Stato ha declinato in chiave locale i festeggiamenti per il 164esimo anniversario di fondazione.

Le celebrazioni sono cominciate con un momento più intimo e raccolto: la deposizione di una corona d’alloro davanti al monumento ai Caduti, in piazza Libertà, da parte del questore Attilio Ingrassia e del prefetto Giorgio Zanzi, con tanto di picchetto d’onore.

Poi la cerimonia si è spostata alle Ville Ponti, alla presenza di poliziotti e autorità, tra cui il presidente della Regione Roberto Maroni, il prevosto di Varese Luigi Panighetti, i parlamentariUmberto Bossi e Angelo Senaldi, il presidente del Tribunale di Varese Vito Piglionica e il procuratore capo di Busto Arsizio Gianluigi Fontana, insieme a sindaci del territorio.

Sono stati letti i messaggi istituzionali, poi è stato il questore Ingrassia a fotografare la situazione in provincia, analizzando i principali fatti che hanno caratterizzato l’ultimo anno, e infine sono stati consegnati diplomi e riconoscimenti agli agenti. Ma questa festa rappresenta da sempre un momento di bilancio degli ultimi dodici mesi. Scorrendo il report, si trova l’attività all’aeroporto di Malpensa in occasione di Expo, col passaggio di rappresentanti di Stati stranieri, da Vladimir Putin a Francois Hollande. In tutto, tra manifestazioni, scioperi, cortei e incontri pubblici, dall’1 maggio 2015 al 30 aprile scorso, la Polizia è intervenuta per garantire l’ordine pubblico in 2.617 casi. Sebbene non ci sia un dato complessivo di furti e rapine avvenuti in provincia e segnalati alla Polizia, da Palazzo Italia parlano di 1318 persone denunciate e 149 arrestate, di due casi di omicidio risolti, di venti stalker rintracciati, di quattro uomini accusati di maltrattamenti in famiglia e 17 casi di violenza sessuale risolti. E ancora i delitti di cui sono stati rintracciati i presunti autori vedono 17 estorsioni, 226 furti, 45 rapine (contro le 28 dell’anno precedente), 49 truffe informatiche, 35 ricettazioni e 111 episodi legati allo spaccio di stupefacenti (a questo proposito, si contano 1.753 grammi di droga sequestrata, ossia un decimo dei dodici mesi precedenti). Quasi seicento le pratiche antimafia trattate.

I richiedenti protezione internazionale trattati dall’Ufficio immigrazione sono stati 1.334, cioè oltre un terzo in più dell’anno prima; i permessi di soggiorno rilasciati 16.800 (contro i precedenti 21.557) e le espulsioni 645 (contro le precedenti 950). Tra le indagini più significative, oltre all’arresto del presunto responsabile dell’omicidio di Lidia Macchi nel 1987, e del presunto assassino di Stefania Amalfi, uccisa nell’aprile del 2015, entrambi da parte della Squadra Mobile, è stata ricordata la recente indagine condotta dalla Digos che ha portato all’arresto di Abderrahmane Khachia, considerato un aspirante terrorista.