Parlano i numeri: 36 progetti realizzati, 35 milioni di euro investiti, 226 chilometri di percorsi naturalistici e ciclopedonali, 44 chilometri di nuove tratte navigabili, oltre 48mila presenze, arrivando così a raddoppiare il numero di passeggeri sulla rete dei canali e dei navigli lombardi.
Si è riunito ieri alla diga del Panperduto il Collegio di vigilanza dell’Accordo di programma Pia Navigli siglato il 18 ottobre 2012 «per la definizione di un progetto integrato d’area per la realizzazione di un programma di interventi infrastrutturali e di valorizzazione turistica, ambientale e culturale del sistema dei navigli e delle vie d’acqua lombarde in vista di Expo 2015». L’accordo era stato firmato da Regione Lombardia, Consorzio Est Ticino Villoresi, Navigli lombardi Scarl, Parco lombardo della Valle del Ticino, Parco agricolo Sud Milano, Parco Adda Nord e Parco delle Groane.
Ieri è stato il momento di tirare le somme e non a caso per riunirsi è stato scelto il Panperduto, splendida location che negli ultimi cinque anni ha cambiato volto con la messa in sicurezza della vetusta diga, la valorizzazione turistica (con ostello e museo) e il ripristino delle conche di navigazione. «Su un appalto da 38 milioni di euro non soltanto siamo riusciti a risparmiare notevoli risorse, ma tutti i cantieri sono terminati nei tempi prestabiliti», dice il capofila Alessandro Folli, presidente del Villoresi. «Dobbiamo essere orgogliosi perché in Italia non succede quasi mai». Proprio sull’area del Panperduto, pronta alla sua prima vera stagione di rilancio turistico con l’apertura dell’ostello, Folli ha voluto aprire una parentesi legata alla sistemazione del versante del Belvedere, franato nel maggio del 2012 a pochi metri di distanza dall’opera di presa. Il progetto esula dal Pia e spetta al Comune di Somma Lombardo, con il risultato che i tempi si stanno notevolmente allungando.
«La sistemazione della frana è un punto focale per rendere ancora più appetibile un’area che sta avendo un enorme e insperato successo di affluenza», ammonisce Folli. «In un recente incontro con il Comune abbiamo ribadito la nostra disponibilità a intervenire, anche abbastanza velocemente. Sarebbe davvero un peccato sentirsi dire dalla gente in visita al Panperduto che abbiamo fatto soltanto 99 e non 100. Proprio per questo motivo c’è da parte nostra la massima disponibilità».
Allargando l’orizzonte, il Pia negli ultimi anni non ha agito soltanto sulla diga sommese. Sono stati fatti interventi fruitivi (con la riqualificazione delle alzaie per lo sport e il tempo libero e il recupero di percorsi naturalistici per 226 chilometri), per la navigazione, (con il recupero di 5 conche e la realizzazione di nuovi approdi, la riapertura di 44 chilometri di tratta per la navigazione a motore) e poi ancora interventi culturali-ambientali (come il Museo emeroteca delle Acque Villoresi a Castano Primo, il percorso museale a Panperduto e il Centro della fauna ittica di Abbiategrasso) e infrastrutturali (per il consolidamento delle sponde e per la messa in sicurezza di alzaie e percorsi). Presente all’incontro, l’assessore regionale Francesca Brianza, delegata al post Expo, ha espresso parole di elogio per il lavoro svolto e ha assicurato l’impegno di Palazzo Lombardia per continuare a investire nel futuro: «Le vie d’acqua costituiscono una peculiarità lombarda e un patrimonio da preservare e valorizzare. Una ricchezza ambientale, turistica e culturale senza eguali».