L’ultima e più clamorosa novità, è costituita dalle trattative in corso fra la lista Busto Grande e Luigi Rosa, vale a dire il sindaco di Busto dal 2002 all’inizio del 2006 che sta valutando la nuova discesa in campo alle elezioni amministrative nella squadra che sostiene Emanuele Antonelli, al cui fianco ci saranno sei simboli. Ma il 5 giugno, nella competizione per governare la città, i già primi cittadini che si metteranno in gioco saranno tanti, pronti a misurare il loro appeal in una città che hanno guidato nel passato recente e lontano.
Il ritorno in gioco di Rosa è sicuramente il più clamoroso, perché l’ingegnere – sparito dalla scena politica dopo la non elezione con Forza Italia del 2011 – rappresenta un elemento dirompente nella maggioranza. Infatti il suo profilo è osteggiatissimo dalla Lega, che già non è entusiasta di accogliere Busto Grande in coalizione e che in questo modo avrebbe un motivo in più per irrigidirsi. L’ex sindaco, infatti, venne eletto con le insegne del Carroccio ma nel corso del mandato entrò in scontro con i padani, che gli fecero mancare la fiducia inducendolo alle dimissioni. Un rapporto contrastato, tesissimo, scandito da tante accuse e anche da cause legali. Ma, come detto, non sarà l’unico reggente di Palazzo Gilardoni a testare il proprio gradimento. In gara ci sarà l’uscente Gigi Farioli, chiamato a fare da capolista di Forza Italia per cercare di tamponare l’emorragia di consensi che in maniera sempre più forte sta colpendo il partito berlusconiano. Di nuovo in azione, per i suoi Indipendenti di Centro, ci sarà pure Gian Pietro Rossi, il senatore e sette volte sindaco che alla soglia degli 89 anni ha ancora voglia di buttarsi in politica. E dalla lista in elaborazione per la Lega Nord, ecco rispuntare il nome di Gianfranco Tosi, eletto nel 1993 e in carica a Palazzo Gilardoni fino al 2002, rappresentante della componente minoritaria del Carroccio e deciso a tornare a pungere.
Tutti e quattro gli ex, stanno nel centrodestra, anche perché il potere per decenni è stato da quella parte. Nel centro-sinistra, invece, la storia è diversa: il candidato è Gianluca Castiglioni, che invece insegue il sogno di ricoprire lo stesso ruolo che fu di papà Peppino 44 anni fa.