In carrozza da Varese a Milano Centrale, senza essere costretti a cambiare treno a Gallarate o dovere scendere nella metropolitana alla stazione Garibaldi o allo scalo di Cadorna.
Impossibile, oggi. Possibile, probabile, anzi (quasi) certo tra un anno o poco più. E’ la scommessa che il sindaco Davide Galimberti rilancia all’indomani della firma del protocollo d’intesa che ha sbloccato dieci milioni di euro per la sistemazione dello scalo delle Ferrovie dello Stato nel più ampio contesto della riqualificazione urbana dell’intera zona , un progetto su cui sono in arrivo altri diciotto milioni finanziati dallo Stato.
L’istituzione del “diretto” per Milano Centrale, non è prevista esplicitamente negli accordi sottoscritti, ma l’argomento è già stato approfondito senza che siano emerse controindicazioni.
Anzi: per un terminal «di prima classe» come quello che emergerà dal cantiere di piazza Trieste, lungo una linea «di caratura europea» e a «forte vocazione turistica», il collegamento con l’hub ferroviario milanese sarebbe un’opportunità e insieme un coronamento. Su questo tutti gli attori dell’intesa sottoscritta due giorni fa si sono detti d’accordo.
Da qui la fiducia del sindaco: «Il collegamento tra Varese e la stazione Centrale è un obiettivo condiviso, a cui stiamo lavorando utilizzando lo stesso metodo che ha reso possibile, in pochi mesi, l’avvio del progetto di rigenerazione complessiva dell’area delle stazioni».
Concretezza, capacità di dialogo istituzionale e monitoraggio sistematico di tutte le opportunità di intercettare risorse economiche sono i pilastri su cui il sindaco e gli assessori hanno impostato l’azione amministrativa.
«La struttura comunale ha raccolto la sfida e si è attivata a ogni livello e oggi siamo in grado di presentare i primi risultati – sottolinea Galimberti -. La firma del protocollo d’intesa con le Ferrovie dello Stato e Rfi è l’atto conclusivo di un confronto iniziato l’estate scorsa quando, nel quadro di una rivisitazione complessiva dell’area, segnalammo l’inadeguatezza e lo stato di degrado della stazione varesina, non certo all’altezza di un disegno così ambizioso. Da quel giorno il confronto non si è mai interrotto e ha coinvolto i tecnici incaricati delle progettazioni. A fronte dell’impegno degli enti pubblici, determinati a investire 18 milioni di euro, i manager del sistema ferroviario hanno deciso di mettere a disposizione altri dieci milioni complessivi con evidenti ricadute positive per tutti».
Varese avrà una stazione moderna, con negozi, ascensori e pensiline di collegamento, sale d’attesa non più “carcerarie”, sistemi di comunicazione digitale e soprattutto rotaie di ultima generazione.
«In questo contesto – conclude Galimberti – le corse dirette per Milano Centrale alzeranno ancora di più l’asticella dell’efficienza del servizio per i pendolari, per i viaggiatori occasionali e per il transito turistico».