Dopo l’addio di Whirlpool qui ancora lavoro e sport «Pensiamoci tutti insieme»

La Prealpina - 04/11/2016

Un progetto pilota che ha l’obiettivo di promuovere lo sviluppo economico locale. È il protocollo d’intesa firmato ieri nella sala consiliare del municipio tra Whirlpool, Comune e i due atenei varesini, Insubria e Liuc, per la destinazione del centro direzionale di Comerio: uno studio di fattibilità sulla riconversione del sito dopo che la sede Emea del gruppo verrà trasferita a Milano a marzo del 2017.

Aria di soddisfazione da parte di tutti i rappresentanti di questo accordo, la presidente Whirlpool Emea Esther Berrozpe Galindo, il sindaco Silvio Aimetti, il rettore dell’Università degli Studi dell’Insubria, Alberto Coen Porisini e il rettore dell’Università Cattaneo Liuc, Federico Visconti. L’accordo sancisce un’alleanza virtuosa che sfocerà nella costituzione di un gruppo di lavoro finalizzato alla ricerca di soluzioni di riutilizzo dell’area nell’ottica della «salvaguardia della vocazione al lavoro e allo sport dell’area – così recita il documento – così come concepita, sin dall’immediato dopoguerra dal fondatore di Ignis, Giovanni Borghi, poi continuato da Philips Ire e per oltre 25 anni da Whirlpool».

Un dato rilevante di questa sinergia è comunque la partecipazione di altri enti pubblici, di eccellenze nel settore della cultura, del volontariato «portatori di interessi rilevanti per il territorio», per ottenere un quadro dettagliato dei bisogni del territorio. Determinante sarà il ruolo degli Atenei con le loro competenze scientifico-accademiche. La durata del protocollo è stabilito in sei mesi a partire da ieri ed è rinnovabile con il consenso di tutte le parti.

«Dopo l’elaborazione del lutto per Comerio, rappresentata dallo spostamento delle sede direzionale Whirlpool – ha spiegato Aimetti – immediato è stata la ricerca di istituzioni importanti, detentrici del sapere con le quali capire che opportunità offrire. Oggi si completa un processo iniziato da parte nostra mesi fa e costituisce un punto di partenza che vuole essere un esempio di come far rinascere un’idea di sviluppo e crescita territoriale». Il primo cittadino non ha dimenticato di evidenziare che l’amministrazione dovrà approvare la variante del Pgt nella quale dovrà essere stabilità la destinazione di questa area. «Sono molto fiduciosa dello sviluppo di questo protocollo che vede il coinvolgimento di diverse professionalità con background differenti, ma detentrici della migliore qualità»: la presidente Berrozpe ha posto l’accento sull’eredità rilevante di Whirlpool per i cittadini di oggi e per i loro figli nel solco di un «segno concreto», non dimenticando la tutela dell’ambiente e la qualità del paesaggio.

«Siamo in un’epoca di profondi cambiamenti – ha spiegato Alberto Coen Porisini -. Oggi inizia una sfida che ci porta a trovare nuove destinazioni e funzioni ad un’area molto importante. L’Università lavora guardando avanti, mettendo tutte le professionalità a disposizione. Determinante è comunque la sinergia tra pubblico e privato per un futuro sostenibile». Un’esperienza-pilota «come questa – è intervenuto Federico Visconti – ha il fascino della novità e il contorno del rischio. Idee e risorse: le prime ci sono, le seconde non sempre. Ma quando un progetto è di valore, le risorse si trovano».

Elettrodomestici verdi e sociali

Un’azienda più verde che consuma meno energia, acqua ed è più attenta al sociale. È la fotografia del Report di Sostenibilità 2015 presentato da Whirlpool. La multinazionale degli elettrodomestici è da sempre impegnata nella ricerca e sviluppo di tecnologie per ridurre gli impatti ambientali dei propri processi. Tre gli obiettivi stabiliti per il miglioramento delle performance: completa trasparenza sul 90% dei materiali dei nuovi prodotti entro il 2020; 15% in meno di energia e acqua entro il 2020 rispetto ai valori 2014; 0 rifiuti in discarica entro il 2022. Nella regione Emea (Europa, Medio Oriente e Africa), rispetto al 2014, le performance ambientali hanno registrato -11% di consumo di energia, passando da 28,91 a 25,67 KWh per unità prodotta (un risparmio pari al consumo medio di 30.000 abitazioni); -27% di consumo d’acqua, una riduzione da 123,3 a 89,5 litri per unità prodotta. Un delta pari all’8% del consumo annuo di acqua ad uso domestico in Italia; -11% di emissioni CO2, evitando nel 2015 l’emissione di oltre 20.000 tonnellate di anidride carbonica, l’equivalente di quanto prodotto in un anno da circa 3.000 auto; -8% di rifiuti, l’equivalente di quanto prodotto in media da una città di 50.000 abitanti. Sul lato sociale, risulta che un dipendente su 3 fa attività di volontariato, per un totale di 316.500 ore. La collaborazione con la Croce Rossa si è manifestata nell’accoglienza dei rifugiati e nell’emergenza terremoto, attraverso donazione di elettrodomestici e di ore di lavoro da parte dei dipendenti.