Il cielo grigio minaccioso e una temperatura poco primaverile al mattino non hanno impedito ad “Agrivarese in città”, la manifestazione organizzata dalla Camera di commercio e dal Comune di Varese con il supporto della Regione Lombardia, e in collaborazione con le varie associazioni di categoria, di registrare un altro successo. Nel centro chiuso al traffico e ai Giardini Estensi ieri, sin dalle prime ore del mattino, si è assistito a un incessante flusso di di visitatori. Una festa che ha attirato migliaia di persone. Per molte famiglie la partecipazione ad Agrivarese è stata un’insolita passeggiata domenicale nel parco comunale dove tantissimi bambini hanno potuto vedere da vicino diversi esemplari di animali, dalle mucche alle capre ai cavalli, in una sorta di grande fattoria in mezzo alla città. Assieme agli allevatori, erano presenti numerosi produttori locali di formaggi, salumi, vino e miele.
È stato il presidente della Camera di commercio varesina, Fabio Lunghi, a tagliare il nastro inaugurale. Al suo fianco, il sindaco Davide Galimberti e l’assessore regionale all’Ambiente e clima, Raffaele Cattaneo. Nello splendido scenario dei giardini di Palazzo Estense, davanti alla grande fontana, all’atto iniziale della rassegna hanno partecipato numerosi rappresentanti delle istituzioni e del mondo politico e imprenditoriale varesino tra i quali il viceprefetto reggente, Roberto Bolognesi, il questore Giovanni Pepè, il comandante provinciale dei carabinieri Claudio Cappello, e quello delle Fiamme gialle, Francesco Vitale. Presenti anche il neodeputato Matteo Bianchi e i consiglieri regionali Marco Colombo, Samuele Astuti e Giacomo Cosentino. All’appuntamento con gli operatori dell’agricoltura provinciale non sono mancati il presidente e il rettore della Liuc di Castellanza, Michele Graglia e Federico Visconti, e il componente della giunta della Camera di commercio, Francesco Riva.
Successo anche dei bus navetta: centinaia di persone hanno scelto questo mezzo istituito dal Comune per raggiungere il centro senza rischiare di restare imbottigliati nel traffico. In piazza Monte Grappa, l’Associazione panificatori della provincia di Varese ha proposto l’iniziativa “Pane e solidarietà”. Una trentina di fornai e fornarine hanno distribuito ai visitatori della rassegna pane, focacce, pizze e dolci, raccogliendo donazioni a favore dell’associazione “Amici centro studi sclerosi multipla” di Gallarate e della fondazione “Il ponte del sorriso”. Inoltre, sette allievi del centro di formazione professionale di Varese (Giacomo Momentè, Alex Pendino, Nicole Calderon, Chiara Mondini, Claudia Lulaj, Marco Barbati e Martina Bellotto, coordinati dall’insegnante Elisa Mazzola), hanno animato un laboratorio per bambini sulle tecniche di panificazione. All’interno del Salone Estense del palazzo municipale il responsabile scientifico del laboratorio fitopatologico della Camera di commercio, Carlo Galbiati, ha illustrato l’attività della struttura dell’Associazione florovivaisti varesini, che ha sede a Ville Ponti, dove ogni martedì e giovedì pomeriggio si possono consegnare, per far analizzare, campioni di acqua, terreno, vegetali e miele. Sempre all’interno della sala consiliare la sezione varesina dell’Associazione micologica bresadola ha allestito la 41esima mostra micologica varesina e la sezione cittadina del Cai ha proposto la mostra fotografica sull’universo sotterraneo del monte Campo dei fiori.
Sicurezza, debuttano le barriere antisfondamento
Agrivarese è stata una bella manifestazione dedicata alla natura, certo, ma anche un’occasione per far debuttare in città le nuove misure di sicurezza. Sì perché in vari punti del centro, a ridosso degli ingressi stradali, sono state poste barriere antisfondamento, in cemento, come previsto dalle ultime disposizioni diramate a livello centrale. Le misure sono state predisposte dal Tavolo provinciale per la sicurezza e applicate dal Comune di Varese. Al termine della manifestazione ai Giardini Estensi, i blocchi sono stati rimossi.
«Territorio da promuovere e tutelare»
“Agrivarese in città” ha rappresentato anche l’occasione per un confronto tra esponenti delle varie categorie di operatori del settore agricolo della provincia. Giacomo Brusa, che lo scorso anno ha sostituito Pasquale Gervasini al vertice di Confagricoltura Varese, ha evidenziato il ruolo della rassegna che «permette di portare in città per un giorno le varie realtà del nostro settore offrendo una vetrina per i prodotti della nostra agricoltura». Brusa, analizzando il comparto agricolo provinciale, ha evidenziato in particolare come «in un periodo non semplice è stato mantenuto stabile il livello occupazionale e, in alcuni casi, addirittura leggermente incrementato».
Il presidente di Confagricoltura Varese ha quindi dichiarato che le sfide che attendono l’agricoltura locale sono «la tutela del territorio, la promozione dei nostri prodotti, la ricerca di nuovi mercati e un imponente sforzo di miglioramento continuo». Impegni che richiedono «un maggior coordinamento, confronto e dialogo tra i vari attori del territorio». Fernando Fiori, da sette anni alla presidenza della federazione provinciale di Varese della Coldiretti, ha evidenziato che «recentemente si sta registrando un interesse da parte dei giovani nei confronti del lavoro in agricoltura determinato certamente anche dalla diversificazione che negli ultimi anni sta caratterizzando le nostre attività. La mancanza di grandi spazi da coltivare ha imposto al nostro settore la ricerca di nuove iniziative come gli agriturismi e le fattorie didattiche». Con Fiori che lamenta la scarsa redditività delle aziende agricole, anche Paolo Zanotti, referente provinciale dell’Associazione regionale allevatori Lombardia, ritiene che l’attuale prezzo del latte alla stalla (0,37 euro) non garantisca un margine adeguato di utile agli allevatori. Per Zanotti, che alleva a Casciago cinquanta vacche in lattazione di razza Bruna, «il prezzo del latte di alta qualità pagato al produttore non dovrebbe essere inferiore a 0,42 euro». Marco Magrini, vicepresidente della Provincia e ideatore con Silvio Fiorini della Mipam e successivamente promotore della rassegna valcuviana “Corni e pecc”, sottolineando il ruolo fondamentale degli agricoltori nella tutela e nella valorizzazione del territorio indica come modelli a cui ispirarsi le politiche attuate in Trentino e Svizzera.