Arrivano dall’università di Astrakhan, nel sud della Russia, per entrare alla scuola della stampa 3D al Faberlab di Confartigianato. Roman Salekhov, Elizaveta Ivanova (Lisa) e Ekaterina Alexeeva (Katia) sono giovanissimi. Con un’età media di ventuno anni, e sei ore di areo alle spalle, i tre studenti della facoltà di Architettura e Ingegneria Civile (ma Roman studia anche Design) sono approdati martedì al laboratorio digitale di Confartigianato Imprese Varese per dare il via a quell’accordo siglato tra l’Università russa e l’Associazione varesina nel dicembre 2016. Un’intesa nata in novembre a Denkmal (Salone del restauro di Lipsia), maturata con due incontri via Skype e poi siglata con il rettore dell’ateneo Anufriev Dmitry Petrovich.
Dopo l’acquisto della stampante a polvere di gesso, la Projet 660 PRO, l’officina di Tradate si è trasformata in punto di riferimento anche per architetti, ingegneri e designer. Siano essi professionisti o studenti: i primi per stamparsi i prototipi di progetti, i secondi per ammaliare i professori in sede di discussione della tesi universitaria. Ci sono hardware e software da conoscere, tecniche di digital manufacturing da apprendere, processi di stampa diversi fra loro.
L’accordo tra l’Università di Astrakhan (cittadina nel Sud della Russia europea concentrata su turismo e alta tecnologia) e Confartigianato Imprese Varese (vincente, in questo accordo, la sinergia tra Faberlab e l’Ufficio Internazionalizzazione/AreaBusiness di viale Milano) non segue le logiche del “gemellaggio”, ma quelle di una collaborazione che si costruisce su due elementi portanti: la formazione e la pratica. Roman, Lisa e Katia, a Tradate – resteranno per un mese – sono venuti per questo: studiare, apprendere, migliorare. Soprattutto fare tesoro di quello che accade al Faberlab, «perché le stampanti 3D che avete qui, all’Università non le abbiamo», dicono i tre. Architettura e nuove tecnologie vanno di pari passo, ed è per questo che il ponte tra Varese e Russia è un’occasione culturale ma potrebbe diventare, in breve tempo, anche un’opportunità economica attraverso le diverse potenzialità del digitale.