Dal mondo a Busto, camminando da Malpensa

La Prealpina - 10/04/2018

Il mezzo più veloce, l’aereo, e il mezzo più lento, le proprie gambe, diventano entrambi strumenti a disposizione dei pellegrini del Cammino di Sant’Agostino. Domenica 15 aprile sarà inaugurato il raccordo tra l’aeroporto di Malpensa e il santuario di Santa Maria di Piazza a Busto Arsizio, uno dei cinquanta santuari toccati dal “cammino della rosa”.

Un’operazione “glocal” che unisce il mondo al territorio della Brughiera ed è stata presentata ieri in arcivescovado a Milano. «Dieci anni fa questo percorso era solo un bocciolo, ora si contano duemila credenziali distribuite ogni anno – ha esordito don Massimo Pavanello, responsabile dell’Ufficio del turismo diocesano – Il percorso locale si colloca in un orizzonte più vasto, l’Europa e il Nord Africa, e anche escatologico, perché a guidare i pellegrini è un santo che offre il suo esempio. Oggi l’aeroporto internazionale mette il viandante al riparo da ogni miopia localistica. Il cammino è orientato verso santuari mariani, amati dalla pietà popolare: anche chi non ha una vita di fede strutturata, in questi luoghi prova un moto del cuore. Così si parte dalla cappella areoportuale della Madonna di Loreto, patrona dei piloti». In linea coi temi del sinodo giovani, che indica il pellegrinaggio come esperienza feconda, Pavanello invita a «non temere le fatiche», seguendo l’aforisma di Markku Envall “la tartaruga batte Achille perché conosce la strada”.

L’assessore al Marketing territoriale di BustoArsizio, Paola Magugliani, appare particolarmente entusiasta: «Lo scorso anno abbiamo celebrato i 500 anni del Santuario di Santa Maria, ora diventa punto di passaggio in un percorso orientato al futuro – spiega – Al tema del pellegrinaggio si associano esigenze secolari ed economiche di rilancio del territorio, a partire dalle nostre radici, dai nostri pilastri. Abbiamo coinvolto i commercianti e domenica chi affronterà il cammino sarà accolto da una città rallegrata dalla Primavera in Fiore, con bouquet dedicati all’Aias, vetrine a tema e bar pronti ad accogliere chi arriverà a piedi. Malpensa è nata come aeroporto di Busto, è giusto che la città abbia un ruolo fondamentale in questa sinergia per battere la crisi». «Nostro compito è far bene e farlo sapere – chiarisce Renato Ornaghi, alla guida dell’associazione Cammino di Sant’Agostino, che ha elaborato il progetto su input della giornalista Chiara Milani – Finora siamo rimasti fermi all’utenza, pur nobilissima, dei pellegrini lombardi. L’assessore ha creduto a questa ambizione folle: vogliamo intercettare persone di tutto il mondo e l’hub riceve aerei da ogni continente. Porterà pellegrini su un percorso che vanta notevoli bellezze architettoniche e culturali».

Domenica 15, dal Terminal 1 si percorreranno a piedi 15 chilometri, passando da Ferno, Samarate, i Boschi dei miracoli. Per arrivare a Busto, «la tappa più occidentale di questa galassia devozionale mariana». «Malpensa è una porta di ingresso importante, guarderemo poi a Linate e Orio al Serio – continua Ornaghi – Chi atterra qui può prendere la credenziale e iniziare a camminare». Il 15, a Busto, chi vorrà consumare un pranzo al sacco potrà farlo all’oratorio San Luigi. E, se le gambe terranno, potrà continuare verso Legnano per altri nove chilometri, passando dal Parco Alto Milanese e ottenendo un altro timbro alla Madonna delle Grazie. Quanti completano le 50 tappe, conquistano un rosario giallo (colore delle frecce lungo il percorso) e azzurro (tipico dei luoghi mariani), con una piccola rosa.