Dal lago al Sacro Monte: Pasquetta da pienone

La Prealpina - 03/04/2018

Laghi e montagne presi d’assalto, parcheggi introvabili nelle zone più turistiche e colonne d’auto soprattutto al rientro. Complici le temperature oltre i quindici gradi per due giorni di fila per la prima volta dall’inizio dell’anno, la doppietta varesina di Pasqua e Pasquetta ha fatto registrare il tutto esaurito un po’ ovunque. Certo, in molti hanno preferito la tradizionale grigliata casalinga o con gli amici ma, tanti altri, hanno optato per la gita fuori porta di primavera. Per esempio un luogo tradizionale della Pasqua dei varesini è rimasto il parco Zanzi con il lago, la pista ciclopedonale e il Luna Park della Schiranna. Sulle rive del Lago di Varese, infatti, a decine si sono riversati per concedersi una passeggiata, una pedalata, un giro in giostra o la prima tintarella di stagione.

L’altra meta classica delle festività pasquali è rappresentata dal Sacro Monte. A Pasqua si è potuto scoprire l’undicesima cappella della Via Sacra a vetri aperti, in cui ammirare da vicino la rappresentazione contenuta all’interno, ovvero la Resurrezione di Cristo. Mentre ieri molte famiglie hanno giocato sulla salita verso il Santuario con una caccia al tesoro che ha permesso ai vincitori di conquistare la possibilità di effettuare il pic-nic sulla terrazza del Museo Baroffio o nel giardino della Casa museo Pogliaghi. Chi ha preferito salire con meno fatica, ha optato invece per la funicolare, che ha viaggiato tutto il giorno registrando una buona affluenza.

Sempre a Pasquetta altri hanno deciso di visitare i Musei civici che, invece, erano rimasti chiusi la domenica. D’altronde le offerte, per diversi palati, non mancavano. Al Castello di Masnago, nell’ambito del Festival fotografico europeo, è allestita un’esposizione collettiva di diversi autori, tra cui Ugo Panella, Giovanni Mereghetti, Giovanni Sesia e Pino Bertelli. Sempre nello stesso ambito, in sala Veratti, si sono potuto visitare le “Facce da Leggere” di Marina Alessi, una delle più importanti ritrattiste italiane che ha colto, attraverso il suo obiettivo, i protagonisti del teatro, del cinema, della televisione e della cultura, seguendoli sui set, sui palcoscenici e durante eventi di rilievo come ritrattista e fotografa di scena.

E ancora: a Villa Mirabello si sono potuti scoprire gli “Alieni”, vale a dire la conquista dell’Italia da parte di piante e animali introdotti dall’uomo, mostra con esposizione di piante, microcosmi, animali vivi e storie fotografiche.

Ultimi giorni invece, per Adulis (fino al 15 aprile), La città perduta, mostra temporanea al Museo Castiglioni sulle scoperte archeologiche effettuate sulla costa del Mar Rosso. Infine, chi ha preferito relax e gioco, il giardino di Villa Panza ha ospitato lezioni di yoga e una caccia al tesoro multisensoriale.