In alcune aziende si può fare una corsetta, coltivare piante aromatiche, sfidarsi a biliardino, scambiare i libri preferiti, partecipare al corso di yoga o di pilates. In alcune, certo, non in tutte: perché il processo che sta portando il benessere a 360 gradi nei luoghi di lavoro è iniziato relativamente da poco, sull’onda del desiderio di portare nel perimetro aziendale attività in teoria confinate nel tempo libero. Dal 2013 l’Unione industriali ha sottoscritto insieme ai sindacati Cgil, Cisl e Uil e ad Ats Insubria (l’ex Asl), il progetto Whp, sigla che sta per “Workplace Health Promotion”. In pratica è la promozione della salute nei luoghi di lavoro attraverso lo sforzo congiunto dei “capi” e dei dipendenti per favorire il benessere collettivo. L’idea è migliorare lo stile di vita promuovendo attività che vadano oltre la semplice applicazione della normativa sulla sicurezza, coinvolgendo il maggior numero possibile di imprese e di lavoratori.
Alcuni esempi? Promozione di una corretta alimentazione e dell’attività fisica, del benessere sociale e personale, di sicurezza stradale e mobilità sostenibile, contrasto al fumo e all’alcolismo, all’uso di sostanze stupefacenti e alla dipendenza da gioco. Finora hanno aderito 51 aziende, 35 private e 16 fra comuni, istituzioni, università, ospedali e case di riposo, per un totale di oltre 21mila dipendenti. La sensibilità è in crescita anche se c’è ancora molto da fare, come conferma Gabriele Zeppa, responsabile area sicurezza dell’Univa: «Ormai siamo al quarto anno di applicazione e siamo soddisfatti, la prima Confindustria a muoversi è stata Bergamo, seguita da noi. Si tratta di iniziative di sensibilizzazione difficili da quantificare, eppure ci sono dati confortanti legati a sondaggi e studi di gradimento interno. C’è maggiore attenzione a queste tematiche così importanti, ma in passato lasciate fuori dal luogo di lavoro: a iniziare sono state aziende strutturate, grandi realtà farmaceutiche o multinazionali legate a una cultura nordica o anglosassone, ma ora si stanno muovendo anche i piccoli. Non serve fare grandi cose. Può farlo chiunque».
Bastano dunque buona volontà e obiettivi chiari: «Lo scopo ideale nel lungo periodo è arrivare alle famiglie favorendo corretti stili di vita che diminuiranno malattie croniche, spesa sanitaria, obesità infantile – continua Zeppa, che segue il progetto con Camilla Ceriotti -. Ma a noi preme anche arrivare a soddisfazioni nell’immediato: una persona che mangia bene ed è rilassata vive e lavora meglio».
Un obiettivo che solo apparentemente è lontano anni luce da bilanci e conti economici: perché di sicuro un dipendente motivato è anche più produttivo. Ne sanno qualcosa alla Stanley Black & Decker Italia di Monvalle e Gemonio, dove si producono i celebri utensili Usag (circa 250 i lavoratori).
«Provenendo dal mondo americano, nel nostro Dna c’è da tempo questa sensibilità – spiega Simona Ambrosini, responsabile sicurezza del sito -. Il primo anno abbiamo puntato sulla corretta alimentazione (promuovendo i cibi a basso contenuto calorico oppure con semplicità preferendo l’olio extravergine). Il secondo sulla sicurezza stradale e il terzo sulla lotta agli abusi. Abbiamo angoli relax con biliardino e zona di lettura, il corso di ginnastica posturale: alcune delle novità derivano dal box delle idee con proposte dei lavoratori stessi».
Tutto con uno scopo semplice eppure rivoluzionario: permettere alle persone di andare al lavoro con il sorriso. Si può fare.
In cammino con le imprese
Proprio nell’ambito del progetto progetto Whp e della promozione della salute al lavoro, l’Unione industriali propone la mattinata di attività fisica “Camminare con le imprese”. Si tratta di un percorso di 7 chilometri sul lungolago Ispra-Ranco: partenza alla Canottieri Ispra (via Cadorna 240), sabato 30 settembre alle 10. Un appello a “muoversi tutti nella stessa direzione” letterale e non metaforico. Sono invitati a partecipare tutti i dipendenti delle imprese associate e le loro famiglie, ma anche in generale chiunque ne avesse voglia. L’iniziativa è, infatti, aperta a tutta la cittadinanza. Appuntamento dunque per una mattinata di sano movimento all’aria aperta. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con il Gruppo di Cammino del Comune di Ispra e con il patrocinio della stessa amministrazione comunale e s’inserisce proprio nel programma pluriennale che mira a coinvolgere il maggior numero possibile di imprese e di lavoratori in programmi per migliorare lo stile di vita delle persone, a partire da una più frequente attività fisica.
I partecipanti, tutti insieme, potranno percorrere 7 chilometri sul lungolago Ispra-Ranco. Dal punto di ritrovo e di registrazione dei partecipanti, allestito alla Canottieri Ispra, si raggiungerà il Sasso Cavallaccio in località Ranco, per poi ritornare al via (partecipazione gratuita, adesioni entro il 25 settembre all’area comunicazione – 0332/251255, segreteria.comunicazione@univa.va.it).