’ingresso dei 200 dipendenti nella nuova base operativa di FedeEx sarebbe dovuto avvenire entro il prossimo ottobre. Il condizionale è ora più che mai d’obbligo dopo il crollo in cantiere avvenuto ieri notte. Ancora non si sa se il fuori programma dilaterà le tempistiche del maxi-investimento che il colosso americano delle spedizioni ha effettuato in brughiera, con l’obiettivo di aumentare il suo posizionamento a Malpensa, fino a farlo diventare il terzo snodo più grande d’Europa, dopo quelli di Parigi e Colonia.
Perché ancora pochissimi sono i dettagli che si conoscono del cedimento avvenuto per fortuna quando gli operai edili erano a dormire. Il cantiere era deserto, tanto che alla conta dei danni ci sono soltanto quelli materiali.
Le prime immagini, circolate ieri mattina all’alba con un veloce tam-tam sugli smartphone dei dipendenti aeroportuali che hanno preso servizio in piazzale, mostrano nitidamente il collasso di una soletta con il conseguente disallineamento dei pannelli di copertura della parete.
La cerimonia della posa della prima pietra era avvenuta lo scorso 7 ottobre, alla presenza dei vertici di Fedex e del gestore aeroportuale. È infatti la Sea (contattata ieri per avere informazioni sull’accaduto) l’incaricata a realizzare la nuova struttura, per un investimento complessivo che si aggira attorno ai 15 milioni di euro. Si tratta di un edificio da 38.183 metri quadrati che sta sorgendo a lato dei due storici capannoni della Cargo City. Il progetto prevede circa 15mila metri quadrati di magazzino coperto, 20mila per area di manovra e sosta automezzi, oltre mille di uffici. Quando sarà operativo, dal nuovo quartier generale di FedEx si stima che partiranno ogni settimana 44 voli (verso Parigi e Memphis) e 480 collegamenti via terra. Saranno basati inoltre 27 furgoni per ritiri e consegne e una forza lavoro composta da 200 persone. Dopo ventidue anni di presenza in aeroporto, lo spedizioniere a stelle strisce (a oggi la più grande compagnia di trasporto espresso al mondo) ha deciso di riunire in un’unica e moderna base le attività oggi dislocate tra la sede di Cascina Costa e l’hangar da 12mila metri quadrati presente a cavallo tra i due Terminal, negli spazi lasciati vuoti da Alitalia dopo il dehubbing del 2008.
Ma la nuova base operativa di FedEx rientra anche in un più vasto piano di espansione della Cargo city che Sea ha pianificato con un investimento complessivo da quasi 100 milioni di euro. Accanto alle due imponenti strutture già esistenti da 20mila metri quadrati ciascuna (oggi occupate da Alha e Mle), quello di FedEx è soltanto uno dei tre nuovi magazzini di oltre 15mila metri quadrati che sorgeranno, in linea con uno sviluppo del settore cargo a Malpensa che da ormai tre anni fa segnare percentuali di crescita a doppia cifra. Un’ulteriore espansione è prevista anche nel nuovo Masterplan che contempla al suo interno un ampliamento del sedime aeroportuale di 60 ettari per fare spazio ad altri capannoni da destinare alla logistica. Secondo gli analisti, le 490mila tonnellate di merci all’anno che transitano oggi da Malpensa diventeranno 660 nel 2020, 820 nel 2025 fino a raggiungere il milione nel 2030.