Crescono le imprese rosa: sono oltre 12mila nel Varesotto

La Prealpina - 28/06/2016

La crisi non ha fermato le donne. Tra il 2010 e il 2015, le imprese femminili in Italia in più sono 35mila. Il loro aumento rappresenta il 65% dell’incremento complessivo dell’intero tessuto imprenditoriale tricolore (+53mila imprese) nello stesso periodo. Più dinamiche quindi (+3,1% il tasso di crescita nel periodo a fronte del +0,5% degli imprenditori uomini), ma anche sempre più digitali e innovative, più giovani, più multiculturali.

A questo treno in corsa, che oggi conta 1 milione e 312 mila imprese femminili, pari al 21,7% del totale e che danno lavoro a quasi 3 milioni di persone, è dedicato il Rapporto Impresa InGenere, realizzato da Unioncamere nel quadro della collaborazione con Ministero Sviluppo Economico, Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento Pari Opportunità. Tuttavia, come emerge dai dati della Camera di Commercio di Milano – sistema Unioncamere – Excelsior e Ministero del Lavoro si può ancora fare molto di più.

Tanto per dirne una, per le assunzioni nel 2015 in Lombardia, le donne risultano richieste meno degli uomini. Un posto di lavoro su sette nel 2015 è ritagliato al femminile, meno di quelli in cui è necessario un uomo. Secondo le richieste delle imprese sono 18 mila le lavoratrici ricercate su 133 mila posti di lavoro offerti.

Preferite le donne nell’abbigliamento (40% contro il 18% di uomini) e nell’industria dei gioielli (32% e 12%). Le signore sono più richieste nel turismo (25% contro il 17%) e nei servizi operativi (21% e 14%), ma anche nell’istruzione e nella sanità (17% contro rispettivamente 5% e 2% degli uomini). Prevalenza maschile invece, nell’industria del legno e del mobile, carta e stampa, minerali, metallurgico e metalmeccanica, gomma e plastica, trasporti e costruzioni.

«La forbice tra uomini e donne per le richieste di lavoro resta ancora ampia – ha dichiarato Federica Ortalli, presidente del Comitato imprenditoria femminile della Camera di Commercio del capoluogo lombardo -. Oggi poter facilitare la presenza femminile sul lavoro significa creare condizioni di carico ed equilibrio tra lavoro e famiglia che possano consentire la conciliazione dei tempi e dei contenuti delle attività».

In un contesto in cui le pari opportunità non sembrano essere ancora pienamente garantite, fa piacere registrare l’aumento di imprese lombarde al femminile. Nel 2015 le aziende dirette dall’altra metà del cielo (oltre 145 mila) sono cresciute in un anno dell’1%. Guarda caso, la stessa crescita registrata in provincia di Varese, dove si contano 12.200 imprese femminili su un totale di 61 mila aziende.