«Il programma di sviluppo del convertiplano continuerà». Così aveva dichiarato il top management della divisione elicotteri di Leonardo Finmeccanica, dopo che, nel maggio scorso, gli uomini dell’Arma avevano messo i sigilli sugli hangar di Cascina Costa, impedendo che il terzo convertiplano partisse per gli Stati Uniti per proseguire le prove per l’ottenimento della certificazione previsto per il 2018. Lo stop era arrivato su ordine della procura di Vercelli nell’ambito delle indagini relative all’incidente in volo accaduto nel mese di ottobre 2015 e costato la vita a due piloti Pietro Venanzi e Herb Moran.Avevano ragione i vertici dell’azienda. Perchè oggi, quella macchina che ra stata bloccata in fabbrica, è negli Stati Uniti. Sono ripresi tutti i test di volo e tutte le prove necessarie per proseguire nella messa a punto del velivolo.
L’annuncio è stato dato ufficialmente ieri a Roma , nel corso dell’incontro tra Leonardo-Finmeccanica e rappresentanti sindacali, proprio per fare il punto sulla Divisione Elicotteri. E le prime notizie sono positive, visto che il convertiplano torna a volare e AgustaWestland può tornare a guardare al proprio futuro con più serenità. Lo stop imposto dalla Procura – hanno spiegato i vertici aziendali durante l’incontro – è stato dovuto a quanto pare a delle incomprensioni con i magistrati, prontamente chiarite dall’azienda. Fin dai primi momenti, del resto, Leonardo Finmeccanica aveva garantito la massima collaborazione. A distanza di circa un mese e mezzo dall’azione delle forze dell’ordine, dunque, il programma riprende, mentre naturalmente le indagini continuano.
Ma quella della macchina di ultimissima generazione non è l’unica nota positiva emersa ieri da Roma. Il top management, infatti, ha reso noto anche i dati del premio di risultato che i dipendenti si ritroveranno in busta a paga a luglio. Per un quinto livello si va dai 4600 ai 5300 euro lordi. «Sono cifre importanti – commentaPaolo Carini della Cisl dei Laghi – che testimonia anche il buon esito della contrattazione di secondo livello. Dal prossimo anno, poi, entrerà in vigore il nuovo contratto approvato dai lavoratori».
Resta ancora qualche incognita sui numeri di produzione per i prossimi mesi. Come già accaduto per la divisione velivoli, anche per gli elicotteri l’azienda si è limitata a fornire i numeri del consuntivo 2015 e a non spingersi oltre il primo quadrimestre di quest’anno. Così, se l’anno scorso sono stati prodotte 177 macchine a fronte di 186 messe a budget, quest’anno sono state messe a budget per i primi quattro mesi 26 elicotteri. Non solo. Il management ha sottolineato anche come all’interno della produzione vi sia una sorta di compensazione tra i diversi modelli di elicotteri (In calo quelli legati a oil&gas, in ripresa quelli legati al soccorso e alle forze dell’ordine).
«Il quadro è nel complesso abbastanza positivo – sottolinea Carini – C’è un solo elemento che ci preoccupa e riguarda fornitori. nell’ottica del risparmio, infatti, l’azienda potrebbe riportare in casa produzioni esternalizzate. Per i numerosi . fornitor della nostra provincia potrebbero nascere delle serie difficoltà».