Confagricoltura: “Il segreto sta nella filiera”

Varesenews - 09/04/2018

Ha ragione ad essere emozionato Giacomo Brusa, presidente di Confagricoltura Varese. La prima volta è sempre la prima volta, soprattutto quando si è chiamati a presiedere l’assemblea generale di un’associazione di categoria che ha più di settant’anni di vita. Ad accoglierlo una Sala Andrea delle Ville Ponti piena di associati, imprenditori, non solo agricoli, e tante autorità, tra cui il neopresidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e la vicepresidente del consiglio regionale Francesca Brianza.

Il titolo dato all’assemblea “Coltiviamo noi il futuro” sembra fin troppo scontato. In realtà, soprattutto se si parla di impresa e agricoltura, non lo è. «Coltivare è quello che facciamo tutti i giorni, l’essenza del nostro mestiere – ha detto Brusa – Il noi è la natura stessa dell’associazione, la consapevolezza che stare insieme è l’unico modo per contare, per farsi valere, per avere idee e portarle avanti . il futuro è l’orizzonte dell’imprenditore, ma a ben guardare è la dimensione in cui vive ogni persona».
C’è una visione della modernità che ha permesso alle imprese agricole di vincere, se non la guerra, almeno molte battaglie sul fronte della fame del mondo attraverso l’impiego di varietà vegetali geneticamente selezionate, fertilizzanti, fitofarmaci, acqua, capitali, genetica, mezzi tecnici, meccanizzazione.
L’agricoltura oggi è molto di più che coltivare la terrà, è tante cose insieme: agriturismi, fattorie sociali, florovivaismo e produzione energetica. «Quando ci sediamo a tavola ogni giorno, ci dimentichiamo che il cento per cento di quello che mangiamo viene dal lavoro degli agricoltori» ha sottolineato il presidente di Confagricoltura.

NON ABBIAMO SBAGLIATO A MANDARE GLI INVITI
All’assemblea quest’anno tra gli agricoltori c’erano anche degli imprenditori di altri settori, veri e propri leader nell’informatica, nel commercio, nella distribuzione e nelle telecomunicazioni. Il segreto, secondo Brusa, è nella filiera: «Se si vince, si vince insieme, da soli si perde sempre».
Fare rete, espressione che piace molto agli imprenditori, non è facile e Brusa lo sa bene. L’esempio dei due dop del territorio, miele varesino e formagella del Luinese, hanno ottime potenzialità commerciali ancora inespresse perché richiedono un gioco di squadra a tutti i livelli: da quello aziendale fino a quello istituzionale.

Brusa ha elencato una a una le sfide che attendono Confagricoltura: dalla tutela del territorio alla promozione dei prodotti locali, dalla la ricerca di nuovi mercati alla ricerca continua della qualità. Sfide che richiedono l’impegno dell’intero sistema. «Per noi di Confagricoltura insieme significa con tutti gli amici e colleghi agricoltori ma significa anche insieme con i protagonisti del territorio, con gli altri settori , con le istituzioni, con le amministrazioni».

IL CAMBIO DI ROTTA
Brusa ha ragione da vendere quando dice che la politica e la comunicazione in questi anni non hanno aiutato l’agricoltura. «Sei ministri in otto anni sono veramente troppi per fare valere le nostre ragioni in Europa – ha sottolineato Brusa – . Mentre la comunicazione propone una visione bucolica e agreste di un’agricoltura che non esiste più, e la nostalgia di un passato durissimo, che in grande parte e per fortuna ignoriamo. Nel nostro Paese ha preso piede un generale pregiudizio antiscientifico, che va di pari passo con una visione ostile all’impresa».