Comunicazione a Rete 55L’incarico ora confermato

La Prealpina - 17/03/2017

Gridò allo scandalo il Pd per l’appalto relativo alla comunicazione del Comune affidato dalla ex amministrazione di Guido Colombo (Lega Nord e Forza Italia) a Rete 55 per il 2014 (15 mila euro il valore) e rinnovato l’anno successivo, a tre mesi dalle elezioni, per altri 24 mesi, da marzo 2015 a febbraio 2017, per un importo complessivo di 27 mila euro.

«Siamo arrivati al punto che vogliono far pagare ai sommesi la loro campagna elettorale», tuonò l’allora capogruppo dem Jimmy Pasin. In pratica, chiunque fosse diventato sindaco si sarebbe trovato uno strumento di comunicazione imposto per metà mandato. Si tratta della messa in onda della rubrica “Vivere Somma”, un programma di sei minuti al giovedì sera (in replica al sabato) sul canale 16 del digitale terrestre.

Quella determina finì nella categoria delle cosiddette “polpette avvelenate”, così come il centrosinistra definì le eredità più pesanti trovate in gestione dagli ex inquilini di Palazzo Viani Visconti. Ma dopo due anni il Partito democratico non soltanto sembra aver fatto gli anticorpi al veleno, ma addirittura è diventata ingordo di polpette. Perché lo stesso tipo di servizio non soltanto è stato portato fino a scadenza di contratto (i più intransigenti in maggioranza non appena eletti avrebbero voluto rompere l’accordo, a costo di rimetterci soldi pubblici), ma ora verrà anche rinnovato. Le identiche modalità criticate due anni fa sono così diventate motivo di vanto del Piano di comunicazione varato dall’assessore alla partita Raffaella Norcini (Somma civica) e sostenuto dalla giunta. Pd compreso.

«L’amministrazione – si legge nella delibera approvata l’altro giorno – ha manifestato la volontà di affidare il servizio di produzione, post produzione e messa in onda di rubrica televisiva attraverso un canale digitale terrestre per un periodo di 48 mesi nel rispetto della durata massima dei contratti».

E non è tutto, perché l’amministrazione ha stabilito di prevedere in bilancio “le somme occorrenti per l’impegno della spesa relativo al periodo 1 gennaio 2019-28 febbraio 2021, pari a 26.400,27 euro”.

In altre parole si vogliono dilatare i tempi, considerando il fatto che “un contratto pluriennale appare il più vantaggioso dal punto di vista economico”.

Peccato che a giugno 2020 Stefano Bellaria potrebbe non essere più il sindaco di Somma e il suo successore si troverebbe un servizio imposto almeno per il primo anno di mandato. Proprio come accadde a lui. In questo modo, con una sola delibera, il Partito Democratico non soltanto si è dovuto rimangiare la parola sul modo di fare comunicazione del centrodestra (“in tempi di crisi c’è ancora chi pensa a mostrarsi”, accusavano dai banchi di opposizione), ma a meno di due anni dalla loro vittoria hanno già preso l’abitudine di chi li ha preceduti. Lasciare polpette nei cassetti.