Città Malpensa prontasulla pista del decollo

La Prealpina - 18/05/2016

a Città Malpensa, formata dagli otto Comuni dell’intorno aeroportuale (Somma, Lonate, Ferno, Cardano, Samarate, Vizzola, Arsago e Casorate), con un unico sindaco. Una realtà da 82mila abitanti, superiore a Busto e a Gallarate, distribuita su 119 chilometri quadrati (praticamente i due terzi di Milano) e con al centro un grande aeroporto intercontinentale chiamato Malpensa. «Ciascun Comune diventerebbe un dipartimento, una sorta di municipio o consiglio di zona così come avviene a Roma o Milano, con un unico centro amministrativo collocato recuperando il borgo antico di Vizzola Ticino, una sorta di Washington della Città Malpensa». Guido Colombo, sindaco di Somma Lombardo fino allo scorso giugno, lancerà la pazza idea dell’aerotropoli venerdì sera a Ferno (alle 21 nella sala consiliare di Ferno di via Roma 51) durante l’incontro organizzato dal gruppo consiliare di Ferno ViVa – Lega Nord.

Colombo, da dove nasce il progetto della Città Malpensa?

«Si parla di Masterplan, ma non si discute del futuro dell’intorno aeroportuale di Malpensa, della prospettiva di costruire un’identità territoriale in grado di riequilibrare il sistema del nord-ovest e della futuribile, nel senso della sua evoluzione, città metropolitana. Occorre che il Masterplan, la possibile Città Malpensa e il nuovo Piano d’area regionale si parlino e condividano strategie e una cornice di riferimento comune, poiché questo nostro territorio è un eco-sistema in continua evoluzione, sempre più complesso e con bisogni crescenti».

Sulle questioni aeroportuali finora Milano ha giovato dell’eterno conflitto campanilistico tra i Comuni del Cuv. Un unico centro amministrativo di potere aiuterebbe ad aumentare il peso specifico delle popolazioni di sedime?

«Certamente. L’obiettivo è unirsi per formare una massa critica che dia un futuro certo a questo territorio. Sea al futuro di Malpensa ci sta pensando attraverso il Masterplan, ma fuori dalle recinzioni le amministrazioni comunali stanno progettando il domani del nostro territorio? Per questo mi piacerebbe stimolare la politica locale nel muoversi su una linea di interesse collettivo, e non secondo interessi particolari di qualsiasi genere essi siano, essendo consapevole che il procedimento decisionale si svolge mediante la composizione degli interessi multipli».

All’interno della Città Malpensa, in particolare partendo dalle aree delocalizzate, nel suo progetto futuristico si sviluppa l’aerotropoli, Di cosa si tratta?

«Negli ultimi anni attorno a molti grandi aeroporti sono andate consolidandosi le cosiddette airport city ora aerotropoli. Si tratta di progetti urbanistici che, oltre ad offrire risposte alla crescita delle attività direttamente o indirettamente connesse alla presenza dell’aeroporto, mirano ad attrarre anche attività diverse che beneficiano particolarmente dell’accessibilità di area vasta offerta dalla presenza dell’aeroporto stesso».

E’ un’idea, come dire, coraggiosa.

«Già. Ma per evitare di scegliere di non scegliere, avere il desiderio di cambiare guardando al futuro e non cambiare mai, occorre che le persone riescano a vedere il quadro generale del progetto che si sostiene così il loro livello di consapevolezza si alzerà rendendo più facile cogliere l’obiettivo unico per il quale si sta lavorando».