Cisl a 125mila iscritti. «Accordo sull’apprendistato valido»

La Prealpina - 15/03/2016

La Cisl dei laghi conquista il terzo gradino del podio a livello lombardo: con 125mila iscritti, come risulta dal tesseramento 2015, il sindacato è la terza realtà in Lombardia. Si registra tuttavia un calo dell’1,3% rispetto all’anno precedente.

«La Cisl dei laghi è nata dall’integrazione dei territori di Como e Varese – spiega Gloria Paolini, componente di segreteria –. Entrando più nel concreto del tesseramento appena chiuso, si registra un calo di iscritti nell’edilizia, nei trasporti, nella scuola e nei pensionati. È tuttavia confortante il dato delle categorie degli attivi, che nonostante la crisi ancora in essere registrano una crescita. In particolar modo l’area del terziario e del turismo ha fatto segnare un balzo in avanti notevole: +8% sul 2014, ad un passo da quota 10mila iscritti. Crescono inoltre i settori dei metalmeccanici, il tessile e chimico, l’agricolo-alimentare, le poste, la pubblica amministrazione e i lavoratori atipici». Quali prospettive per il futuro della Cisl dei laghi? «Per noi la contrattazione resta la priorità imprescindibile: dal welfare al salario per obiettivi, dagli orari alle politiche occupazionali. A questo si aggiungono i servizi di assistenza, un territorio su cui pensiamo sia necessario investire perché, contrariamente alle scelte fatte dal Governo con i tagli a Caf e Patronati, riteniamo sia indispensabile essere punto di riferimento in risposta ai bisogni delle persone. I nostri 125mila iscritti rappresentano una grande responsabilità: sono donne e uomini, giovani e meno giovani, pensionati e attivi, italiani e stranieri, occupati, precari e disoccupati».

Il sindacato confederale torna anche a parlare dell’accordo varesino sull’apprendistato firmato con Confartigianato e Uniascom. Cgil e Uil, firmando il livello regionale, avevano sottolineato che l’intesa varesina perde direttamente di validità. Un approccio che non vede concorde il segretario generale della Cisl dei laghiGerardo Larghi: «L’accordo varesino è valido e copre anche il commercio – dice -. Non è vero che l’accordo varesino è nullo, anzi: non solo è valido, ma è stato per la più gran parte dei suoi contenuti recepito dall’intesa raggiunta tra i sindacati confederali e le associazioni imprenditoriali regionali del settore dell’artigianato. Abbiamo fatto un buon lavoro qui e lo dimostra proprio il fatto che i miglioramenti siano stati parziali e che anzi l’intesa raggiunta tra noi, Uniascom e Confartigianato sia servita da punto di riferimento. Proprio l’accordo milanese sancisce la bontà del lavoro fatto sul nostro territorio, dove siamo stati in grado di dare una risposta tempestiva in tema di apprendistato».

E ancora: «Noi, assieme al regionale della Cisl, ci batteremo perché questo tipo di accordo venga esteso a tutta la regione: ci auguriamo che in quella sede Cgil e Uil non si sottraggano alla firma, come invece accaduto a Varese».