Chiude il Centro Iperbarico

La Prealpina - 30/03/2017

Chiude i battenti la camera iperbarica di Laveno, dal 2015 alle prese con una battaglia a colpi di carte bollate con la Ats.

Dopo aver accarezzato per giorni l’ipotesi di un ricorso al Consiglio di Stato -a seguito del rigetto del ricorso al Tar proposto dal Centro Iperbarico Verbano contro il provvedimento dell’ex Asl di Varese che aveva sospeso l’autorizzazione e l’accreditamento alla struttura avendo rilevato carenze e irregolarità che ne mettevano a rischio la sicurezza-, l’amministrazione del Centro ha deciso di gettare la spugna.

In una nota l’amministratrice Tiziana Petoletti annuncia, rassegnata: «Lunedì mattina ho presentato istanza per nomina di un liquidatore per chiusura definitiva del Centro Iperbarico. Purtroppo in questa vicenda ha vinto la burocrazia. Unici e soli sconfitti rimangono i malati. Ma anche qui l’Ats ha una risposta pronta: “Non abbiamo richieste da parte dei medici di base per la terapia iperbarica”. Già, ma come fanno i medici di base a scrivere impegnative per andare in una struttura che a tutti gli effetti è chiusa? e solite contraddizioni all’italiana. Ora la parola passa a tutti gli effetti alla magistratura».

Petoletti spiega: «Hanno accusato l’amministrazione di non aver aggiornato il Dvr (Documento di valutazione dei rischi, ndr), in particolare l’articolo 29». Aggiornamento, prosegue, che va fatto «ogni qualvolta si “modifichi il processo produttivo di una azienda”. Il Centro non ha mai modificato il processo produttivo, infatti dal lontano 1992 eroga solo prestazioni di ossigenoterapia iperbarica. Chissà se almeno i giudici riusciranno a fare chiarezza sulle presunte violazioni del decreto 81/08? Rimane l’amarezza per il fatto che si è chiusa una struttura essenziale per il territorio solo su “presunte” violazioni. Attendiamo le sentenze. Sempre fiduciosi che si possa definitivamente fare chiarezza».

Dopo la sospensione dell’accreditamento da parte dell’Asl, e il conseguente stop alle cure erogate ai malati, in difesa del Centro era stata avviata una raccolta di firme ed era nato un Comitato dei malati, che non solo ha chiamato “Striscia la Notizia” ma soprattutto ha scritto a numerosi politici, dalla Regione al ministro della Sanità fino al presidente della Repubblica. Ancora recentemente il Comitato aveva inviato al ministro dell’Istruzione una denuncia circa presunte irregolarità riscontrate nel bando presentato per istituire il corso di master in Medicina Subacquea e Iperbarica di Varese. Oltre a manifestare il proprio sconcerto, alla notizia della sentenza del Tar sfavorevole al Centro il Comitato aveva sottolineato che «ancora una volta sono i pazienti ad uscire sconfitti» da quella che viene definita «una guerra mediatica e legale tra le parti».