
Che fine farà la sede attuale di Whirlpool?
Se ne discute da alcuni mesi, dopo che la corporation ha annunciato di spostare il proprio quartier generale.
Camera di commercio, Comune di Comerio e Whirlpool si sono ritrovati presso l’ente camerale per fare il punto sul futuro insieme con alcune parti sociali.
“C’è attenzione e spirito positivo da parte di tutti – ha riportato Gaetano Casalina di Whirlpool – speriamo di mantenere anche l’indotto economico”.
“Quando parliamo di questo argomento – dice Silvio Aimetti, sindaco di Comerio – non trattiamo solo dei cinquecento posti di lavoro, ma di tutto l’indotto che quel luogo significa. Stiamo riflettendo, anche con momenti di incontro, per trovare possibili soluzioni”.
Lasciare la sede storica è un passaggio delicato per il territorio e la multinazionale americana sta seguendo i possibili sviluppi.
“Noi ci stiamo impegnando direttamente perché abbiamo presente cosa significhi la nostra scelta di spostarci”. Gaetano Casalaina, dirigente Whirlpool, racconta il percorso che l’azienda sta facendo – Abbiamo coinvolto una realtà che gestisce piani strategici per la ricollocazione delle aree. C’è stato un workshop con ventotto persone che hanno lavorato per un giorno intero proponendo diverse idee. Ora queste passano al nostro advisor perché sviluppi un reale progetto tenendo conto dei vincoli urbanistici esistenti. Entro primavera dovremmo avere una idea sostenibile e praticabile”.
“Il nostro contributo al workshop – ha detto Giuseppe Albertini, presidente della Camera di commercio – ha messo al centro tre aspetti: qualità, internazionalizzazione e permeabilità rispetto al territorio”.
Al momento non si esclude nessuno scenario, ma è molto probabile che ci siano soluzioni con più soggetti. Si stanno seguendo diverse linee di possibili interventi. Le università dell’Insubria e della Liuc sono protagoniste insieme con altri soggetti non solo per studiare, ma per proporre o stimolare soluzioni.
È una fase di raccolta di idee che procederà ancora per un breve periodo. Tra qualche mese, oltre al definitivo spostamento dell’azienda a Rho, si potrà iniziare a vedere se le proposte avranno le gambe per camminare per far di Comerio ancora un’area di attrazione economica.