Casa e lavoro a chi non ce l’ha Pronti 2,5 milioni in un triennio

La Provincia Varese - 17/03/2016

Due milioni e mezzo di euro per dare una casa e un lavoro a chi non ce l’ha. Parte da Gallarate un progetto che vede coinvolti altri 17 comuni, attori del privato sociale e Fondazione Cariplo, che finanzia l’iniziativa con 1,2 milioni di euro. A darne notizia è stata l’assessore ai Servizi sociali Margherita Silvestrini. «Fondazione Cariplo finanzierà “Revolutionary road”, un progetto triennale per contrastare il disagio abitativo e lavorativo, costruendo un sistema di welfare coordinato ed integrato». Il progetto è molto corposo. E non solo per l’importo economico messo a disposizione. Una cifra che, peraltro, potrebbe anche aumentare se chi lavorerà al progetto sarà bravo ad attirare ulteriori finanziatori. Il punto è che dietro all’iniziativa ci sono i 18 comuni che fanno parte dei distretti sanitari di Gallarate e Somma, nove attori del privato sociale e otto tra associazioni e sindacati. Tanti soggetti coinvolti con obiettivi ambiziosi. Da qui a tre anni si vuole arrivare ad aver seguito almeno 1000 persone e 300 nuclei familiari che si trovano in difficoltà. In concreto, si vuole stringere un patto con il sindacato degli inquilini e quello dei piccoli proprietari immobiliari per costituire un fondo di garanzia, che assicuri chi affitta un appartamento in caso di morosità o danni alla struttura. Si pensa in questo modo di riuscire a mettere sul mercato 120 alloggi che oggi rimangono sfitti. Sul fronte della spesa sociale, l’obiettivo è di aumentare del 5% la quota che i comuni spendono per progetti condivisi con altri enti locali. Mentre per quanto riguarda il lavoro, «vogliamo individuare dei percorsi di reinserimento lavorativo e, dove possibile, sostenere le persone nell’avvio di una nuova attività imprenditoriale o artigianale». Il tutto secondo due principi: il primo è che «non abbiamo una risposta per tutti, ma vogliamo dare una risposta a ciascuno». E soprattutto che i 2,5 milioni di euro «non serviranno ad erogare contributi». Ma, appunto, a finanziare le diverse iniziative, presentate negli scorsi giorni nel corso di un evento tenuto al museo Maga