L’espansione fuori sedime della Cargo City si farà, quando sarà stabilito e seguendo i tempi del Masterplan 2035, il progetto di sviluppo di Malpensa.
Nel frattempo Sea, la società che gestisce i due terminal della brughiera, lavora per far crescere l’efficienza dello scalo merci: stanno per iniziare gli interventi di riconfigurazione delle piazzole di sosta degli aerei nel settore 700 dell’aeroporto. Con il nuovo sistema di parcheggio verrà aumentata la versatilità delle aree dove si fermano i velivoli senza limitazioni di tipologie e dimensioni.
«Si tratta di un progetto che renderà le piazzole polifunzionali così da incrementare la capacità complessiva di Malpensa», spiega Francesco Raschi, direttore cargo e real estate di Sea. «In quel settore atterrano sia gli aerei cargo sia quelli passeggeri a lungo raggio e con la crescita di entrambi serve migliorare lo scalo con manutenzioni straordinarie». I piazzali di sosta di Malpensa sono divisi in 8 settori caratterizzati da numerazione progressiva, da area 100 ad area 800, dove le prime 6 aree sono dedicate prevalentemente al traffico passeggeri, l’area 700 è caratterizzata da un utilizzo “misto” (passeggeri e cargo), mentre la 800 è riservata agli aeromobili cargo.
A oggi nell’Area Cargo 700 ci sono 17 superfici di stazionamento. Con la nuova configurazione, detta Multiple apron ramp system (Mars), si arriverà a 30. Ci vorranno 540 giorni e l’investimento di Sea, che ha emesso un bando vinto da tre società che realizzeranno i lavori, è di 12 milioni di euro.
«L’Area 700 è più utilizzata rispetto a qualche anno fa grazie sia allo sviluppo del traffico cargo sia all’importante aumento dei voli a lungo raggio soprattutto dopo la pandemia», aggiunge Raschi. «I lavori che facciamo per migliorare l’i nfrastruttura e nei quali investiamo ogni anno anche 80 milioni di euro sono molti, anche se spesso non si vedono, perché magari tecnici e lontani dagli occhi dei passeggeri. In questo caso, oltre al nuovo modello di stazionamento verranno realizzate una nuova dorsale di distribuzione del carburante e una nuova rete di distribuzione 400 Hz, così da servire tutti gli aeromobili parcheggiati. E diversi altri adeguamenti e migliorie: dalle guide ottiche alla modifica della segnaletica».
Inoltre: «Per minimizzare l’impatto che i lavori potranno avere sull’operatività dello scalo, gli interventi verranno eseguiti a lotti, in modo via via progressivo fino al loro termine».
Insomma, un investimento per migliorare Malpensa al quale si aggiunge il progetto eMago presentato ieri da Sea al Parlamento europeo: finanziato da Cef (Connecting Europe facility), rappresenta un’ulteriore tappa nel processo di elettrificazione dell’aeroporto. Per proseguire la strategia di decarbonizzazione e mirare a diventare sempre più sostenibili riducendo le emissioni di CO2 e gli altri inquinanti generati dalle operazioni aeroportuali, Sea installerà 50 stazioni di rifornimento di energia elettrica che serviranno gli aeromobili durante le operazioni di terra, dopo l’atterraggio e prima del decollo, e 63 stazioni per alimentare i veicoli di servizio.