Camere di Commercio: approvato il piano di riordino

Altra Testata - 29/11/2016

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Approvato dal Consiglio dei Ministri del 24 novembre 2016, in esame definitivo, il decreto legislativo recante attuazione della delega di cui all’articolo 10 della legge 7 agosto 2015, n.124, per il riordino delle funzioni e del finanziamento delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura. Obiettivo del provvedimento è quello della razionalizzazione della governance delle Camere di Commercio partendo dalla riduzione del numero complessivo delle stesse. Nella medesima seduta è stato, inoltre, approvato il decreto per l’individuazione di procedimenti oggetto di autorizzazione, segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), silenzio assenso e comunicazione e di definizione dei regimi amministrativi applicabili a determinate attività e procedimenti.

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda, ha approvato il 24 novembre 2016, in esame definitivo, il decreto legislativo recante attuazione della delega di cui all’articolo 10 della legge 7 agosto 2015, n.124, per il riordino delle funzioni e del finanziamento delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura.
In particolare, il provvedimento prevede un piano di razionalizzazione, in un’ottica di efficientamento, di efficacia e di riforma della governance delle Camere di commercio e prevede una riduzione del numero complessivo delle Camere si ridurrà dalle attuali 105 a non più di 60 nel rispetto dei seguenti vincoli direttivi entro 180 giorni dall’entrata in vigore del decreto.
Due le regole da seguire:
– l’esistenza di almeno una Camera di commercio per Regione;
l’accorpamento delle Camere di commercio con meno di 75mila imprese iscritte.
Inoltre per alleggerire i costi di funzionamento delle Camere, il decreto prevede 4 ulteriori azioni che riguardano:
– la riduzione del diritto annuale a carico delle imprese del 50%;
– la riduzione del 30% del numero dei consiglieri;
– la gratuità per tutti gli incarichi degli organi diversi dai collegi dei revisori;
– una razionalizzazione complessiva del sistema attraversol’accorpamento di tutte le aziende speciali che svolgono compiti simili, la limitazione del numero delle Unioni regionali ed una nuova disciplina delle partecipazioni in portafoglio.

La razionalizzazione si concretizzerà dunque nella maggiore chiarezza sui compiti delle Camere cercando di evitare duplicazioni di responsabilità con altri enti pubblici. Infine sarà rafforzata la vigilanza del Ministero dello sviluppo economico, che attraverso un comitato indipendente di esperti valuterà le performance delle Camere di commercio.

SCIA

Sempre nella medesima seduta il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo per l’individuazione di procedimenti oggetto di autorizzazione, segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), silenzio assenso e comunicazione e di definizione dei regimi amministrativi applicabili a determinate attività e procedimenti.

In particolare il provvedimento  provvede alla mappatura completa e alla precisa individuazione delle attività oggetto di procedimento di mera comunicazione o segnalazione certificata di inizio attività o di silenzio assenso, nonché quelle per le quali è necessario il titolo espresso e introduce le conseguenti disposizioni normative di coordinamento. Inoltre è prevista la semplificazione dei regimi amministrativi in materia edilizia.