IL MESSAGGERO
Fino a settembre del prossimo anno non c’è nulla da temere, poi chissà. «Il riordino delle Camere di commercio mette a rischio i posti di lavoro». A lanciare l’allarme è Cinzia Vincenti, segretaria delle Autonomie locali della Fp Cgil di Civitavecchia-Roma Nord-Viterbo, che oggi ha incontrato il presidente della Camera di commercio, Domenico Merlani, e il segretario generale Francesco Monzillo, per capire cosa accadrà dentro l’ente camerale di via Rosselli.
«La bozza di decreto attuativo sul riordino degli enti camerali, inizialmente circolata ma poi ritirata e smentita, parla di taglio agli organici e alle funzioni. A rischio in Italia ci sarebbero 1.000 posti di lavoro. Al momento – racconta – abbiamo ricevuto rassicurazioni sulle intenzioni di salvaguardare i posti, ma la preoccupazione resta così come la necessità di monitorare l’evolversi della situazione».
Il decreto 90 ha previsto un taglio del diritto annuale già in corso e che dal 2017 arriverà al 50%. Inoltre, il decreto Madia prevede una stretta sulle aziende speciali e le società collegate, come il Cefas. «Merlani ha espresso – racconta la sindacalista – la volontà di lavorare per mantenere la struttura e tutelarla. Certo, non si naviga nell’oro visto i tagli già in vigore sul diritto annuale ma, conti alla mano, Monzillo ha rassicurato che fino a settembre 2017 dovremmo essere al riparo da esuberi o problemi nella corresponsione degli stipendi». Rassicurazioni anche sul futuro del Cefas. «Per tutelarlo, in bilancio la giunta ha inserito progetti ad hoc. Quello che ora chiediamo è – conclude – una puntuale circolazione delle informazioni in modo da monitorare lo stato dell’arte e intervenire quando necessario».