Bustocchi, avete un tesoro in casa: «È la vostra stanza in più, ecco come farla rendere»

Informazioneonline - 07/03/2023

Ci sono bustocchi che hanno un tesoro in casa e non lo sanno. O magari ci hanno anche pensato, ma magari l’hanno considerata un’opzione bella e impossibile da sfruttare causa burocrazia. Invece, la “stanza in più” oggi può essere un’opportunità per chi la possiede e per Busto che registra un numero di presenze in crescita ma non ha un’adeguata rete ricettiva. Espressione già da ottimisti: tre alberghi registrati come tali, dei bed and and breakfast, altre strutture che comunque non sono sufficienti per una città che ha oltre 83mila abitanti. 

Ecco allora che Comune e associazioni di categoria sono scesi in pista per informare cittadini da un lato e imprenditori interessati a investire in questo campo dall’altro. Benvenuta – sottolineano tutti – anche la “sciura Maria”, alla quale farebbe comodo mettere a reddito quella stanza di questi tempi, ma che pensa sia una rogna a partire dalla burocrazia. No, le normative regionali sono alla portata di tutti e comunque si può essere assistiti. Il messaggio che verrà lanciato nei due convegni di giovedì 16 marzo – Busto Lab: strategie di ospitalità –  alle 17.30 ai Molini Marzoli e di martedì 21 – approfondimento sulla ricettività extralberghiera – alle ore 17 nella stessa sede, è dunque duplice: si può e si dovrebbe pure. 

«I dati confermano la crescita degli arrivi e delle permanenze a Busto – ha detto la vicesindaco Manuela Maffioli – e noi stessi in campo culturale vediamo le esigenze degli operatori e dei fruitori. Vogliamo aiutare l’incontro tra domanda e offerta e incentivare lo sviluppo del territorio». I dati – ha confermato Rudy Collini, presidente di Confcommercio – sono favorevoli, a partire da quelli delle celle telefoniche che testimoniano come si muovono i visitatori di altre province o stranieri. Ma soprattutto «dopo il Covid si è ripreso a viaggiare e il nostro territorio a sette minuti dalla stazione dell’aeroporto – ha detto – è in una posizione strategica. Con ricaduta sul mondo del commercio e possibilità di sviluppare nuove economie cercando ad esempio di diventare una città duty free district».   

Il turismo non è legato per forza ai paesaggi, ma storicamente è d’affari a Busto Arsizio. Che vuol dire presenze dall’estero, come pure da altre regioni o anche da altre province con i fornitori che si muovono. Sta fotografando questa carenza Confartigianato Varese, come ha spiega Italo Campea, e così Confindustria Varese, ha ribadito Dario Cozzi: importante avere un luogo dove ospitare clienti, manutentori e via dicendo. Oltre appunto al discorso della cultura – pensiamo al Teatro Sociale Cajelli e cosa comporti, a livello di presenze, produrre un’opera lirica – e ad esempio ancora agli studenti.

Inoltre la ricettività extralberghiera – ha detto Alfredo Dal Ferro, presidente di Associazione BBVarese – è sicuramente green: non richiede consumo di suolo ed è leggera come impatto in termini di sostenibilità. Bisogna conoscere e rispettare le regole. E poi guadagnare: non è un sogno, bensì quanto si spiegherà nei due momenti.

I convegni

Il 16 oltre al sindaco Emanuele Antonelli, alla vicesindaco Manuela Maffioli e al presidente della Camera di commercio Mauro Vitiello, interverranno Andrea Venegoni, direttore della divisione Research & Studies for business Liuc Business School, e Anna Deligios, dirigente dell’area Promozione, sviluppo delle imprese e del territorio della Camera di commercio di Varese. La tavola rotonda vedrà a confronto Frederick Venturi, presidente provinciale Federalberghi, Alfredo Dal Ferro e Alessandro Germinario, consulente aziendale settore immobiliare ricettivo. Modera il direttore di Varesefocus Davide Cionfrini.

L’approfondimento del 21 sarà su come fare per aprire e gestire la struttura, nonché mettere a reddito la propria casa. Oltre a Dal Ferro, ci sarà Massimiliano Russo, titolare di Bbking Italia srl.

Per info suap@comune.bustoarsizio.va.it