Busto La promessa sarà realtà Mensa in zona industriale

La Provincia Varese - 21/03/2017

La giunta “fuori dal Comune”
nel quartiere delle industrie:
«Faremo la mensa, nel
più breve tempo possibile». A
prometterlo è il sindaco Emanuele
Antonelli, nell’ennesimo
appuntamento con gli incontri
nei quartieri: accompagnato
dai suoi assessori, ha illustrato
il progetto di massima
per la realizzazione del centro
cottura nell’area già vincolata
da anni nel quadrilatero all’angolo
tra via Arturo Tosi e
via Stefano Ferrario.
Stavolta il “quartiere” da
ascoltare è del tutto particolare,
la zona industriale di SudOvest
di Sacconago, circa 130
aziende per oltre duemila addetti,
da tempo in attesa di risposte
sul centro servizi con
mensa. «In campagna elettorale
– ricorda il responsabile
della sede di Confartigianato
Imprese Italo Campea, presente
insieme ai vertici bustesi di
Univa – avevamo sensibilizzato
la politica bustocca sulla
necessità di servizi essenziali».
Così, una volta insediata la
nuova amministrazione, la
questione è stata rispolverata.
«Dal questionario distribuito
nelle aziende, è emerso
che solo 150-200 persone si
fermano sempre in pausa
pranzo, un numero insufficiente
per invogliare un privato
ad investire su una mensa
– spiega Antonelli nell’affollata
sala conferenze della
Lodetex di via Tibet – abbiamo
invece trovato operatori interessati
se insieme alla mensa
prevediamo anche un centro
cottura, ad esempio per servire
gli appalti delle scuole e
dell’ospedale».
L’interessamento è sfociato
in un’ipotesi di project financing,
per una struttura da
circa 2500 metri quadrati, per
il 70% destinata al centro cottura,
per il resto a servizi di ristorazione
al pubblico. Non
solo la mensa self service, ma
anche un bar sempre aperto e
un ristorante con servizio al
tavolo. «Il tutto – aggiunge il
sindaco – con un involucro
elegante e isolato con delle fasce
di alberi dal centro multiraccolta
Agesp». Accanto a
questi servizi, emergono altre
richieste: spazi per il
coworking, una tabaccheria
per i valori bollati, magari un
presidio medico. Un progetto
che, al di là delle recriminazioni
di Luigi Genoni (Nupigeco)
sugli anni persi («già una
dozzina d’anni fa eravamo
pronti ad investire su un’area
servizi con sportello bancario
e distributore di benzina, ma
ci fu impedito»), viene sostanzialmente
approvato: «Dopo
tante chiacchiere – ammette
Shahrokh Farhanghi (Lodetex)
– finalmente un sindaco e
un’Amministrazione che ci
ascoltano e ci propongono
qualcosa di molto concreto e
di fattibile in breve tempo».
Se tutto va bene, tra bando
e tempi di realizzazione, si
parla di fine 2018. Ma stavolta,
assicura Antonelli, «si parte
davvero. Appena approvato,
vi porterò il progetto definitivo
da visionare». n