Busto Arsizio «Subito il Palaginnastica ma avrete tre palazzetti»

La Prealpina - 18/05/2018

La scelta è presa: Beata Giuliana non dovrà più fare i conti con la storica incompiuta sportiva ma potrà dotarsi di tre diversi impianti sportivi di qualità: un palazzetto della ginnastica artistica, probabilmente un nuovo Palaghiaccio dentro una struttura diversa da quella da anni ribattezzata con quel nome e poi, nello scheletro che si staglia lungo il Sempione, avverrà una sistemazione per ricavare un luogo che sarà sia sportivo sia ricreativo ma all’aperto. Esso, però, avrà il beneficio di avere un tetto a proteggere le manifestazioni dalle intemperie oppure dal sole cocente.

Il giorno stesso della notizia della sentenza che condanna la Provincia di Varese a pagare 385mila euro per lo stop al cantiere avvenuto otto anni fa (fu da lì che iniziarono le disavventure che si trascinano ancora adesso), il sindaco Emanuele Antonelli decide di annunciare il suo programma per il rilancio delle iniziative a favore del quartiere. Ma non lo fa in una conferenza stampa. E neppure in una commissione politica. I suoi ascoltatori sono i bambini della scuola elementare Puricelli di Beata Giuliana. «Alcuni di loro li avevo incrociati un giorno per strada e mi avevano invitato ad andare a trovarli, assieme ai loro insegnanti. Ho mantenuto la promessa», racconta sorridente il primo cittadino. «Così ho pensato che a loro interessasse sapere come sarà il futuro del quartiere. Hanno davanti agli occhi quell’opera ferma da troppi anni, mi sembra giusto spiegare in modo semplice che cosa faremo». Ebbene il primo atto di svolta si sta compiendo in questi giorni, con il percorso che porterà all’identificazione del progettista («il bando deve uscire entro la fine dell’anno») che possa studiare il nuovo PalaGinnastica, struttura chiamata a dare finalmente una casa agli oltre 500 atleti della Pro Patria, togliendoli dallo scantinato di via Ariosto. L’edificio sorgerà all’interno dell’area verde, posizionato proprio di fronte all’attuale incompiuta. «Sarà la prima cosa che faremo perché si tratta di un’esigenza sentita, in modo sempre più forte, per la quale abbiamo già accantonato le risorse necessarie per agire liberamente».

In ogni caso, confermando le indiscrezioni di qualche settimana fa, il Comune vuole guardare oltre. E, nonostante le scottature del recente passato (si è da poco chiuso il contenzioso giuridico con la società che vinse il bando per il Palaghiaccio ma poi fu scacciata per una fidejussione falsa), riaprirà le porte ai privati. In tal senso c’è già un operatore pronto a partecipare a una gara d’appalto per poter sistemare l’attuale scheletro e farci un PalaOutdoor per eventi all’aperto, per costruire da zero un altro Palaghiaccio più snello, quindi per circondare i prati di campi sportivi di ogni genere e sostenere il tutto non solo con la gestione degli impianti ma anche con un progetto energetico e la creazione di un fabbricato commerciale.

Tutto ciò è stato ufficializzato appunto a scuola, «davanti a chi userà davvero le cose che realizzeremo». I bimbi, dal canto loro, hanno applaudito e fatto domande: vogliono veder sistemato il loro campo da basket, chiedono pire ciclabili e parco giochi attrezzato. Antonelli ha ascoltato e risposto, presentando la nuova Beata a cui aspira.