Busto Arsizio Nel centro storico iniziatala stagione delle chiusure

La Prealpina - 24/04/2018

Il periodo è obiettivamente difficile per il centro storico cittadino. Le ultime settimane, infatti, hanno aperto una stagione delle chiusure degli esercizi commerciali più insidiosa che mai. Un po’ per la quantità dei punti vendita che hanno alzato bandiera bianca, un po’ perché certi stop sono avvenuti in zone centralissime e strategiche, in cui le difficoltà si rendono plasticamente visibili.

Il luogo più critico da questo punto di vista è piazza Santa Maria, specie all’imbocco di via Cavallotti, proprio l’area che da almeno un anno è al centro delle polemiche per la chiusura al transito delle auto dirette verso via Montebello. Che le saracinesche abbassate siano figlie di quella decisione viabilistica pare arduo affermarlo, di certo però non hanno fatto altro che incrementare il malumore di molti.

Il punto è che prima ha abbandonato la scena la storica pasticceria Santa Maria e ora, nell’angolo opposto, addio anche al giovanissimo minimarket con ricercati prodotti francesi. Le due “morti”, con quella di un negozio di abbigliamento, sanciscono la crisi. Fatto sta, però, che nella medesima zona ha appena aperto un bar (la filiale del Charlotte) e ne aprirà un secondo proprio al posto della ex pasticceria, in modo da rilanciare la piazza del santuario come luogo del divertimento.

Altro negozio vuoto eccellente è quello di abbigliamento accanto alla libreria Ubik, di fatto nel cuore del salotto buono. In verità l’attività si è solo trasferita in via Cavour, ma resta il fatto che adesso l’abbondante spazio in cui si trovava prima ha le luci tristemente spente e non si sa quando troverà un padrone disponibile a riaccenderle.

Da capire, in tutto questo bilancio, è quanto piazza Vittorio Emanuele saprà dare al comparto commerciale (e ovviamente ad ottenere). Nell’ultimo periodo, con la piazza che ha stentato ad essere completata, alcune attività che parevano sul punto di aprire hanno rallentato i lavori. Ora si spera che davvero il progetto sia avviato alla conclusione e che tutti ritrovino fiducia.

Passando in piazza Garibaldi, anche qui soffia il vento primaverile della difficoltà. Nonostante le grandi speranze, per adesso i punti vendita chiusi (da un lato all’altro della fontana) non hanno ancora trovato un nuovo proprietario. E l’unico cambio di destinazione è quello che ha visto l’installazione di un immenso studio dentistico proprio all’affaccio dell’area pedonale.

Se questa è l’evoluzione recente delle cose, ci sono anche nodi storici che proprio non si risolvono. Si tratta di alcuni edifici ormai fatiscenti che non ospitano attività da decenni nonostante la posizione allettante. Sono decenni che qualcuno auspica che il Comune obblighi i proprietari al ripristino almeno del decoro esterno, ma è una questione complessa e ogni volta si fa prima a rinviarla a tempi migliori.

Ed ecco che Busto entra nella bella stagione con il proprio salotto buono puntellato dai fallimenti, non certo un buon biglietto da visita se si vogliono attrarre persone e altri investitori. In ogni caso, nel giro di qualche mese, le cose dovrebbero cambiare. E anche il neo-assessore Manuela Maffioli, con le poche e spuntate armi in mano agli enti locali, proverà a inventarsi qualcosa.