Il presidente dei B&Bsi finge turista fra i laghi«Siti Unesco sconosciuti»

La Prealpina - 09/09/2016

C’è ancora molto da fare per promuovere il turismo in terra varesina: lo dice Alfredo Dal Ferro, presidente dell’Associazione BBVarese (l’ente senza scopo di lucro che raggruppa cento Bed&Breakfast, www.bbvarese.it) e vicepresidente del Consorzio Varese Convention and Visitor Bureau. I movimenti positivi ci sono: numerose le richieste per esempio da parte dello staff del film Suspiria, che si girerà proprio in città. Ma non basta: e per mostrare le falle di un sistema comunque in evoluzione positiva grazie agli sforzi recenti, lui stesso si è “finto” turista per capire quali difficoltà possano incontrare i visitatori.

«Dopo una stagione estiva profittevole e ancora da sfruttare sto cercando di capire se il turismo varesino abbia imparato a camminare da solo e penso che gli avvenimenti in programma per l’autunno, a cominciare dalla prima Granfondo Tre valli varesine, potranno darci una prima risposta concreta», spiega Dal Ferro. «A livello organizzativo provinciale siamo riusciti a ricongiungere in uno stesso edificio sia la promozione turistica sia la commercializzazione, sebbene manchino ancora alcuni tasselli da sistemare – prosegue -. I Club di Prodotto e la Sport Commission stanno sempre più concretizzando e diversificando le loro proposte. Purtroppo però c’è ancora disomogeneità perché troppi attori vogliono primeggiare, non capendo che solo lavorando insieme possiamo avere quella visibilità che serve nel mercato odierno. Qui non mancano le capacità e i protagonisti, manca ancora un po’ di voglia di fare gruppo e di presentarsi come un unico sistema turistico».

Lo sport si sta mostrando un asset importante, come è stato ribadito alla Fiera di Varese dal presidente della Regione Roberto Maroni e dal sindaco Davide Galimberti. Ottimo avere dei siti Unesco. Ma come valorizzarli? «Io, fingendomi un turista, ho cercato di visitarli tutti – prosegue l’operatore -. Ho provato ad andare a Besano per visitare il museo dei fossili del Monte San Giorgio ed era chiuso. Ho chiesto per strada alla gente e non lo sapeva nessuno». Più successo con l’Isolino Virginia «grazie al recente interessamento dei privati. Per il Sacro Monte ci potrebbero essere nuove proposte, ma sentiamo parlare solo di parcheggi a pagamento. A Castiglione e Torba c’è il Fai – Fondo Ambiente Italiano e lì le cose vanno un po’ meglio in quanto a valorizzazione, come del resto a Villa Panza e alla Villa Della Porta Bozzolo», ammette il presidente dei B&B. «Nell’Associazione ci diamo da fare per imparare e per pubblicizzare i nostri beni Unesco, abbiamo perfino organizzato dei corsi (senza peraltro 1 euro dalle istituzioni)». Però l’appello chiarissimo è rivolto «a voi, Comune, Provincia e Regione, dove siete? Cosa ci facciamo con un museo chiuso o con una Prima Cappella senza un parcheggio? Cosa raccontiamo ai turisti che abbiamo mandato a percorrere a piedi la Sacra Via e che non hanno potuto farlo? La Provincia che in passato ha portato a Varese avvenimenti sportivi mondiali, cosa sta facendo? Almeno per l’anno prossimo le cartine stradali provinciali da regalare ai turisti, riesce a darcele?».