Lombardia-Canton Ticino: entro questo mese i nodi arriveranno al pettine. L’assessore regionale al post-Expo e con delega ai rapporti transfrontalieri Francesca Brianza ieri al Monte Verità di Ascona ha partecipato alla nona sessione del “Dialogo economico Svizzera-Italia”, incentrata sulla questione dell’albo degli artigiani in Ticino e dell’accesso al mercato lombardo per le imprese svizzere: «Per la prima volta Regione Lombardia è presente con una delegazione a questo tavolo, mai come negli ultimi 3 anni, la Regione ha operato in maniera così diretta e incisiva sulle tematiche che riguardano i rapporti tra Italia e Svizzera». Imprese e discriminazioni Sulla questione dell’entrata in vigore della LIA (Legge imprese artigiane) è stata riconfermata la volontà di creare un tavolo permanente nell’ambito della Regio Insubrica per monitorare lo sviluppo del regolamento d’applicazione del provvedimento del Canton Ticino. «Abbiamo rimarcato che gli obiettivi di trasparenza, legalità, lotta all’evasione e al lavoro nero sono condivisibili, ma che queste misure impattano in modo significativo sui nostri artigiani – spiega Brianza – i tempi sono stretti, perché i termini per l’iscrizione all’albo degli artigiani scadono il primo agosto e le nostre imprese devono ottemperare. Entro 15 giorni si riunirà il tavolo istituito nell’ambito della Regio Insubrica per valutare eventuali correttivi che evitino che la legge diventi discriminatoria. Chiediamo strumenti che non siano penalizzanti per le nostre imprese, anche in un’ottica di reciprocità, per agevolare l’accesso delle aziende del Ticino nel nostro mercato». Non si è parlato invece di frontalieri, anche se l’assessore Brianza, all’indomani del via libera al Pirellone alla mozione sull’accordo fiscale italo-svizzero, annuncia che convocherà un tavolo di lavoro con tutti i parlamentari lombardi, con i sindaci e con i rappresentanti delle Comunità Montane, delle Province, delle forze sociali e delle associazioni dei frontalieri «per individuare una soluzione concreta alle problematiche del territorio di confine». Impatto sui redditi L’obiettivo dell’esponente leghista è quello di ottenere dai parlamentari lombardi «un impegno preciso e chiaro sulle loro posizioni» quando nelle aule entrerà nel vivo la discussione sulla legge di ratifica dell’accordo italo-svizzero, in cui i frontalieri chiedono un alleggerimento dell’impatto sui loro redditi del nuovo meccanismo della doppia imposizione. Uno degli impegni contenuti nella mozione approvata al Pirellone, rivendica Luca Marsico (Forza Italia), è quello di «mantenere la pressione fiscale pari a quella preesistente alla nuova convenzione», per non «rivoluzionare equilibri economici e lavorativi» per le province di confine.