Le “Storie di Valore” dell’università Cattaneo. Ieri pomeriggio, come tutti gli anni, si è tenuto l’incontro tra i donatori e i borsisti. «È una di quelle tradizioni che non invecchiano, perché rappresentano il significato vero dell’esperienza di questo ateneo – sottolinea il presidente della Liuc Michele Graglia – L’Università si impegna a formare giovani che aiutano a far crescere la nostra economia, e i tanti donatori testimoniano che questo valore è condiviso con la società civile. Legame che in 25 anni si è sempre più rafforzato nell’ottica di un’identità e di un sostegno reciproco». Nell’elenco dei donors, figurano istituzioni come Regione Lombardia, Camera di Commercio di Varese e Comune di Castellanza, enti quali la Fondazione Famiglia Legnanese (ieri rappresentata dal presidente Luigi Caironi), l’Associazione Amici della Liuc (presieduta dall’avvocato Luca Capodiferro), il Rotary Club La Malpensa e Associazione Europea Rotary per l’ambiente, oltre ad aziende del territorio, come Pedrollo Spa, Econord Spa, Creden Spa, Audi Zentrum Spa, Centro Porsche Varese, Eramo & Associati Srl. Sono numeri importanti quelli che vengono “scambiati” ogni anno sul fronte del Diritto allo Studio: un milione e 600mila euro elargiti come benefici economici, tanto da consentire a uno studente su sei di avere diritto ad agevolazioni sulla retta universitaria e contributi economici su una popolazione studentesca complessiva di circa duemila persone. Il rettore della Liuc Federico Visconti unisce “alla parola storie, un’altra parola: prospettive”. E, “scorrendo il libro “Italiani di domani” di Beppe Severgnini”, cita un dialogo da Alice nel Paese delle Meraviglie: “Dove andare? Dipende dove si deve arrivare – afferma Visconti, rivolgendosi agli studenti – i donatori vi hanno aiutato a fare dei passi in avanti nella carriera universitaria, ma molto del futuro dipenderà dalle energie che ci metterete». Una sfida per il futuro la prova a lanciare Giacomo Mazzarino, della Camera di Commercio di Varese: «Storicamente siamo molto attenti al mondo dell’Università. Il nostro presidente Renato Scapolan, improvvisamente e prematuramente scomparso, era un sponsor per la formazione e l’investimento sui giovani. Uno dei settori su cui abbiamo bisogno di maggiori energie sono le startup innovative». Ma sono gli studenti Liuc i veri protagonisti. Roberto Marchesani, studente magistrale al primo anno di ingegneria gestionale, ha ricevuto tutti gli anni (tranne uno) la borsa di studio della Camera di Commercio: «Volevo già andare avanti con gli studi, ma la borsa aiuta ad essere più indipendenti e pesare meno sulla famiglia». Aglaia Pressello, anche lei al primo anno di magistrale in ingegneria gestionale, fa sapere che «la Liuc offre parecchie borse di studio, sia per reddito che per merito». Nel suo caso, tutti gli anni è riuscita ad ottenere la borsa della Regione: «È un aiuto, ma anche uno stimolo». Lo afferma anche Andrea Mazza, quinto anno di economia aziendale, titolare di una borsa della Famiglia Legnanese: «La vivo come un incoraggiamento, anche per il futuro lavoro. Sono opportunità che si cerca di cogliere e per le quali si cerca di dare il meglio di se stessi». Per il futuro, i Giovanni guardano all’estero: «Non una fuga – affermano Marchesani e Pressello – spinti dalla curiosità di capire come funziona il mondo». E Mazza: «Non disdegno l’idea di andare all’estero, come valore aggiunto per la mia carriera lavorativa».