ECO DI BERGAMO
Sotto il segno della «condivisione»: questalaparola chiave che ha connotato ieri l’insediamento del nuovo Consiglio della Camera di commercio di Bergamo. Un appello all’unità d’intenti lanciato già nei giorni scorsi nell’intervista al nostro giornale dal presidente uscente Paolo Malvestiti, e che alla prima seduta del nuovo corso è stato condiviso un po’ da tutti, a partire proprio dal neo presidente eletto Carlo Mazzoleni: uomini e storie diverse quelle di questi due presidenti, ma stessa volontà di coesione in uno dei momenti più drammatici della storia di Bergamo. Appena eletto praticamente all’unanimità (23 voti a favore, una schedabianca e un assente) e senzavoler anticipare molto del suo discorso programmatico («che andrà rivisto alla luce di quanto è avvenuto»), Mazzoleni (dopo aver chiesto un minuto di raccoglimento per tutte le vittime del Covid) ha subito fatto capire quale s arà la sua stella p olare: «In questi mesi così difficili e tragici la Camera dovrà mostrarsi capace di decidere mostrando una condivisione che diventa indispensabile: dopo quello che è accaduto il territorio non ci perdonerebbe il perderci in interessi di parte». E per farlo, ha già pensato di coinvolgere dipiùil Consiglio camerale: «Con me le riunioni saranno più frequenti, avràun ruolo più politico», ha spiegato, anche se condividere non significa rimandare le decisioni: «Al contrario, unavolta terminate le consultazioni, bisogneràportare a casa i risultati». Prima del voto, erano arrivati
i saluti delle autorità, in questa cerimonia di insediamento dove il distanziamento sociale l’ha fatta da padrone, con i consiglieri sparpagliati perla grande e rinnovata Sala Mosaico, e dove il «parlamentino» rinnovato a metà (13 new entry su 25) si ritroverà il 23 giugno per l’elezione della nuova giunta (che dovrebbe anche sancire la designazione di Giovanni Zambonelli avite di Mazzoleni). La seduta era iniziata con il congedo del presidente uscente Paolo Malvestiti dopo due mandati: augurando atuttiineo consiglieri «di poter proseguire con massimo senso di responsabilità nel dialogo costruttivo con itutti le istituzioni», ha ancora ricordato tra gli applausi la figura di Emanuele Prati In rappresentanza della Regione, l’assessore alle Infrastrutture Claudia Terzi ha poi richiamato «la complessità della sfida che attende la Camera nell’affrontare una crisi che ha colpito con tanta intensità ogni settore produttivo», mentre il prefetto di Bergamo Enrico Ricci ha espresso «fiducia nella capacità della gente bergamasca nell’affrontare i momenti più duri della loro storia».Articolato anche il discorso del sindaco di Bergamo Giorgio Gori, che non ha nascosto la sua preoccupazione «per quello che ci attende: per questo dovremmo essere ancora più bravi e coesi di quanto giàlo siamo stati», senza dimenticare il ruolo che la Camera avrà «nel dialogare con Milano e Brescia, nel portare avanti i progetti di alternanza e nel dare il suo contributo per abbattere la disoccupazione, in particolare quella femminile che ci vede ancora indietro ».