Bancari Fabi a congresso: «Frenesia di aggregazioni»

La Prealpina - 12/03/2023

Alessandro Frontini rieletto coordinatore varesino della Fabi, il sindacato più rappresentativo dei bancari. Ieri il congresso elettivo al collegio “De Filippi”, con la presenza anche dal segretario nazionale Mattia Pari. Al centro del dibattito, le tante sfide che ancora oggi riguardano il settore del credito. «Abbiamo assistito a una frenesia di aggregazioni che non è ancora finita – sottolinea Frontini -. Anche a livello locale l’impatto è stato forte, dalla scomparsa del marchio Ubi al passaggio a Bper, fino al Credito valtellinese assorbito nella galassia Crédit Agricole. Aspettiamo altri passaggi fondamentali come Mps».

In provincia questo movimento continuo significa spesso chiusura di sportelli, come a Casciago con la scomparsa di IntesaSanpaolo e lo spostamento in piazza San Vittore a Varese. «Noi non siamo contro la tecnologia, che anzi ha aiutato a togliere burocrazia e a gestire una fase delicata come la pandemia – ribadisce il coordinatore Fabi Varese -. Senza, non avremmo potuto dialogare, ma di certo non possiamo dimenticare il fattore umano, che troppo spesso viene tralasciato in questi piani industriali che comportano la perdita di servizi nei paesi. Non siamo tutti giovani e molti hanno difficoltà ad adattarsi al cambiamento: le sedi sono sempre meno, le più vicine sono in altri paesi e consentono soprattutto operazioni self-service».

Un mondo cambiato anche nella forza lavoro: «Oggi tutti gli addetti del settore in provincia sono solo 2.200, restano lontani i tempi in cui i numeri erano ben diversi – conclude Alessandro Frontini -. I nostri iscritti sono 1.900, contando però anche gli esodati e i pensionati. Ora è cruciale il rinnovo del contratto nazionale».