Domani si accendono le
luci del B.A. Film Festival numero
15: «Che non sia l’atto finale»
avverte il presidente
del Baff Alessandro Munari,
rivolgendo un nuovo appello
alle istituzioni.
Il countdown per la nuova
edizione del festival è stato
lanciato ieri alla conferenza
stampa di presentazione della
rassegna nella “casa del cinema”
di Villa Calcaterra. Nel
luogo dove si formano gli
operatori del cinema di domani,
la preoccupazione per
il futuro dell’esperienza del
Baff è palpabile, dopo che
l’amministrazione ha annunciato
la riduzione dei contributi
(si parla del 10% in meno
rispetto alla consueta provvista
di 100mila euro).
Al Comune e non solo
Non bastano le rassicurazioni
del sindaco Emanuele Antonelli:
«Ormai è un’iniziativa
che potrebbe andare
avanti da sola, ma noi ci siamo
e ci saremo sempre e faremo
il possibile per dare garanzie
finanziarie maggiori.
Per ristrettezze di bilancio
facciamo sempre più fatica a
supportarvi ma lo facciamo
con il cuore. Meritate di più e
dobbiamo aiutarvi ad avere
più risorse».
Ma il “sistema cinema” rivendica
un riconoscimento a
questa «cavalcata entusiasmante»,
come la definisce
Munari, di 15 edizioni, racchiuse
in una suggestiva
“clip” che mostra i volti passati
da Busto, da Michelangelo
Antonioni a Mario Monicelli,
da Umberto Eco a Peter
Fonda e Francis Ford Coppola.
«Non è da tutti avere questi
ospiti, ma ci siamo riusciti
perché il Baff è sempre stata
una manifestazione seria – fa
notare il presidente del festival,
tra i sognatori che nel
2003 diedero vita alla rassegna
– Fare da soli? Sarà dura.
Già ci proviamo a renderci indipendenti,
ma ottenere risultati
è sempre più difficile,
anche perché tra gli sponsor
ci sono poche aziende bustocche.
Oltre ai problemi di
bilancio, che rispettiamo, Busto
dovrebbe decidere cosa
vuol fare da grande. Perché il
Baff ormai è una piccola Milanesiana
di eventi culturali e
occasioni di dibattito a 360
gradi, e per le indagini di mercato
siamo nella “top five” dei
festival cinematografici italiani
per gli operatori del settore».
Parole che non si rivolgono
solo al Comune ma anche
alla Regione e al Ministero,
che «ci mette al numero 99
dietro ai festival di Porretta
Terme e degli Amici di Trastevere».
Il tutto considerando
l’esiguità di budget, lontano
non solo dai 20 milioni di
un festival di Cannes o dai 5
della Festa del Cinema di Roma,
ma anche dal milione di
Taormina o dai due di Torino.
«Speriamo che il quindicesimo
anno non sia l’atto finale –
l’appello di Munari – la squadra
è sfibrata, stanchissima».
«Non è la fine»
Ma l’ex sindaco Gigi Farioli,
quest’anno nel ruolo di presidente
dell’associazione Amici
del Baff, ne è sicuro: «Non
scorreranno i titoli di coda,
ma c’è bisogno di tutti, amministrazione
compresa. Busto
spesso ha innovato, dall’aeroporto
di Malpensa alla prima
tivù libera, ma non ha saputo
coltivare, nel caso del sistema
cinema c’è il merito di
aver perseverato». Di fronte
all’allarme sul futuro, c’è il rischio
che un’edizione «ricchissima»
possa rimanere in
sottofondo. Ma domani alle
21 in un teatro Sociale strapieno
arriverà l’attesissimo
superospite Carlo Verdone,
per una chiacchierata con il
direttore artistico Steve Della
Casa: ci saranno anche la madrina
supersexy Catrinel
Marlon, Eleonora Giorgi e la
presidente di giuria del concorso
dei corti Veronica Pivetti.
Tra le novità, ben cinque
film in anteprima, la conquista
di Milano con il festival
di arte multimediale MiBart,
la valorizzazione di eccellenze
bustocche come la
Pro Patria, il Codice di Busto,
la storia di Telealtomilanese.
E poi le certezze, come il programma
delle scuole e l’attivismo
degli studenti dell’Icma.
Arte multimediale e fotografia Quando la partenza è speciale
L’Icma di villa Calcaterra è già pronto al “ciak” dell’edizione numero 15 del B.A. Film Festival. Oggi pomeriggio doppio appuntamento con un’interessante anteprima: alle 16 l’inaugurazione di MiBart, il festival di arte multimediale al suo “anno zero” («è la naturale conseguenza del Baff – sottolinea Antonella Mantovani di Castello13 che lo organizza al fianco del direttore artistico Gabriele Tosi – esperienza unica in Italia, credo che lo sbarco su Milano possa gettare ponti e conquistare un’attenzione più ampia. È l’eccellenza di Busto che espande il suo territorio d’azione») con la masterclass di Pietro Deggiovanni, alle 18 invece l’inaugurazione della mostra fotografica “La Dolce Vita” che rientra nel percorso del Festival Fotografico Europeo. Lo Spaziofestival di piazza San Giovanni aprirà i battenti invece domani alle 18, con la presentazione del libro di Eleonora Giorgi da parte di Laura Delli Colli, mentre la serata sarà tutta per il grande Carlo Verdone. Tra le novità annunciate ieri, il premio Stracult a Massimo Boldi, che verrà consegnato nella serata finale di sabato 25 al Sociale, quando verrà proiettato il documentario di Marco Maccaferri sulla storia della bustocca Telealtomilanese, la prima tivù commerciale via etere in Italia, realizzato coinvolgendo una ventina di studenti dell’Icma. Il premio Amici del Baff andrà invece a Gigi Bellotti e Marco Candiani, già vincitori anni fa del concorso di sceneggiatura con un testo sulla Pro Patria, «nella speranza – annuncia Gigi Farioli – che possa diventare un documentario o un film in vista dei 100 anni della Pro». Altro premio prestigioso quello per il cinema di animazione, che verrà assegnato a Virgilio Villoresi, mentre il premio Eroi della Carta Stampata andrà a Mauro Gervasini, varesino, direttore di FilmTv. n