Aumentati i voli cargo«Ripensiamo le rotte»

La Prealpina - 27/07/2016

A Golasecca, sostengono gli amministratori, nelle ultime settimane c’è la netta percezione che il rumore degli aerei sia notevolmente aumentato. Il sindaco Claudio Ventimiglia e la sua amministrazione ne parleranno domani sera (ore 18.30, sala consiliare) in assemblea pubblica con i vertici di Sea.

Stefano Bellaria, sindaco di Somma Lombardo, anche i suoi concittadini si lamentano?

«Sì, è pervenuta più di una segnalazione. Ma come avevamo già spiegato un mese fa, sono in corso i lavori di rifacimento di una delle due piste. In questo periodo, dunque, lo scenario è stravolto. Sono interventi inderogabili che ci erano stati ampiamente preannunciati. Chiediamo a tutti un po’ di pazienza».

E’ dunque soltanto un problema temporaneo?

«Sì, ma non solo. Arpa ci ha segnalato un carico eccessivo dei voli cargo sulla 320, la rotta che passa su Somma Bassa per intenderci. Arpa però indica il problema ma naturalmente non dà soluzioni. Proprio come due anni fa, quando venne evidenziato un sovraccarico della 358 (Mezzana e Arsago), fu la commissione aeroportuale a intervenire variando lo scenario e aumentando di un’ora i decolli verso ovest, ovvero verso Somma e Golasecca».

Sta dicendo che vuole ridiscutere in Commissione lo scenario definitivo siglato a febbraio 2015?

«Dico che ripristinare la parità di orario dei decolli verso est e ovest potrebbe essere una soluzione da valutare con attenzione e che sottoporrò all’incontro già fissato per settembre. Permettetemi di essere chiaro: non mi interessa iniziare con i miei colleghi sindaci una nuova guerra tra poveri. Non si vogliono scaricare problemi ad altri e non si vuole fregare nessuno. L’obiettivo è analizzare possibili soluzioni in grado di migliorare la coesistenza tra l’aeroporto e le popolazioni circostanti. Vorremmo evitare, lo dico francamente, di scendere in posizioni più oltranziste».

E quali possibili soluzioni avrebbe in testa?

«Diverse, per la verità. La parità di orario non è l’unica. Chiederemo di scaricare la 320 e la 358. Essendo le due rotte più verticali, alcune tipologie di aeromobili devono necessariamente decollare da lì. Non capiamo però perché tutti gli altri aerei non possano utilizzare altre Sid d’uscita. Oltretutto verso ovest le rotte sono molto ravvicinate, con la conseguenza che spesso si accavallano. Chiederemo dunque di distanziarle con la stessa ampiezza delle rotte a est. Per esempio la 310 potrebbe diventare la 295 e la 280 una 260. Secondo alcuni, si potrebbe scendere fino a 250, ma sui dettagli ci relazioneremo con i tecnici aeroportuali. Infine vorremmo intervenire sulla tipologia di aerei che sorvolano i nostri centri abitati».

In che senso?

«Faccio un esempio: tra un 747-400 e un 747-800, ovvero due aerei della stessa famiglia, c’è una differenza di rumore pari al doppio. E siccome su diversi aeroporti il 400 non può decollare, il risultato è che le compagnie aeree altrove utilizzano l’800 e qui a Malpensa quello della generazione precedente. Non stiamo dicendo, sia chiaro, che non vogliamo gli aerei. Ma reputo opportuno valutare limitazioni che esistono già altrove».