Ascom sceglie Collini «Il momento è criticoma non molleremo»

La Prealpina - 09/05/2018

Scelto per acclamazione, dall’altra sera Rudy Collini è il nuovo presidente di Ascom per Busto Arsizio e per la Valle Olona. Prende il posto di Romeo Mazzucchelli, rimasto in sella per ben ventuno anni.

Collini, come si avvicina a questa sfida?

«Come ben sapete, io sono da anni in questa associazione. Quindi il mio sarà un percorso svolto per molti aspetti in continuità con l’ottimo lavoro fatto sinora dal direttivo».

Cosa cambierà?

«Beh, il fatto che il consiglio sia cambiato nei suoi componenti del 50 per cento significa avere anche idee nuove. In particolare noterei l’allargamento a commercianti che operano nelle periferie e a quelli attivi in Valle».

Quindi che gruppo è?

«Fatto da alcuni elementi esperti e da parecchi giovani, tutti ugualmente motivati. Direi un gruppo dinamico che vuol segnare una corretta evoluzione del percorso tracciato».

Quali i problemi da aggredire per primi?

«Il nostro è un settore complesso e articolato che non sta vivendo un momento facile. Ci sono tanti cambiamenti e, come sempre, vanno usati come opportunità. L’Ascom dev’essere in grado di offrire strumenti adeguati ai tempi altalenanti e di cambiamento che viviamo, che si tratti di globalizzazione e di mercati digitali».

Ma che impostazione si può dare per farcela?

«Oggi più che mai la partita è sempre meno individuale e sempre più collettiva. Serve l’unione d’intenti fra i commercianti, i quali si devono rendere conto che la sfida si gioca oltre una semplice via su cui sono affacciate delle vetrine, oltre la sola città in cui si lavora, persino oltre la categoria merceologica alla quale si appartiene. E poi la vera collaborazione strategica bisogna averla con le istituzioni».

Oggi è più spaventato o più fiducioso?

«La responsabilità la sento certamente, ma con un consiglio direttivo del genere ho buonissime sensazioni sul fatto che si possano ottenere dei risultati utili e incoraggianti».

C’è già qualche idea operativa da attuare?

«A questa domanda non rispondo. Non perché io non abbia progetti da avanzare, ma perché se pensassi di imporre ciò che penso senza condividerlo con gli altri e senza raccogliere le loro ipotesi di lavoro, tradirei lo spirito che ho enunciato prima di collaborazione. Posso solo dire che l’impostazione delle attività e delle iniziative verterà sul fatto che i centri storici, le periferie e i paesi della Valle hanno esigenze in parte uguali e in parte diverse, tutte meritevoli di attenzione. L’ambizione, ogni volta, sarà costruire progetti articolati, quindi utili a tutti i commercianti».