Apre la casa dello sport per tutti. E i primi ospiti sono turisti e affari

Provinciadivarese.it - 08/03/2016

Sullo schermo passano immagini già viste su parecchi schermi, in primis quelli della quotidianità di chiunque abiti tra Varese e dintorni. C’è il Monte Rosa, ci sono i laghi e c’è il Sacro Monte.
C’è il verde dei prati e quello degli alberi, il grigio delle rocce, il blu dell’acqua e quello del cielo. Poi c’è l’azione: ci sono i canottieri che solcano il lago di Varese, ci sono gli alianti che volano sopra le Prealpi, le due ruote che macinano chilometri sulle piste ciclabili, c’è lo scatto di Ballan ai mondiali di ciclismo del 2008, ci sono le schiacciate della Yamamay e le mischie del rugby. C’è tutto ciò che è stato – ed è – capace di unire il territorio varesino e la pratica sportiva.

L’unione che premia tutti

«Possibile che non si riesca a valorizzare tutto questo?» si chiede il giornalista Francesco Pierantozzi. La domanda è retorica e la sala all’undicesimo piano di Palazzo Lombardia si è riempita proprio per questo: la Regione ha dato ieri il suo benvenuto ufficiale alla Varese Sport Commission, nuova creatura della Camera di Commercio della provincia di Varese. Si tratta di un organismo unico nel suo genere e la ragione sta nell’intento: diventare un punto di riferimento per promuovere il turismo collegato allo sport, attraendo eventi sportivi di carattere agonistico ma anche amatoriale e utilizzando l’attività sportiva come volano per ricadute economiche positive a vari livelli. La base c’è e per dirla con Marco Dal Fior è quella «che ci ha concesso il Padre Eterno quando ha creato la nostra terra». La diversificazione nello sport idem: canottaggio, ciclismo, basket, calcio, volley, volo a vela, equitazione e nuoto sono le eccellenze che nel Varesotto hanno tradizione, praticanti e nomi giusti. Ora bisogna agire sui numeri ed è da quelli che parte anche il segretario generale della Camera di Commercio Mauro Temperelli: «Varese è la terza provincia lombarda in termini di arrivi dopo Milano e Brescia. C’è un problema: da noi i turisti si fermano in media 1,7 giorni contro una media regionale di 2,5 e italiana di 3,6. Come fare ad aumentare questo dato? Attraverso lo sport, volano formidabile per il turismo. E non parliamo solo di sport a livello agonistico, ma anche amatoriale. Non c’è azienda, federazione o associazione che non muova il proprio personale per fare attività sportiva: la domanda è molto alta, ora bisogna dare risposte concrete offrendo pacchetti che vendano il nostro prodotto». La Varese Sport Commission sarà il primo ente a coniugare sport e turismo in Lombardia, il terzo in Italia dopo Rimini e Vicenza. Si rivolge a operatori dell’accoglienza, alle imprese, agli ordini professionali, alle università e agli enti pubblici, offrendo un aiuto concreto a chiunque abbia intenzione di organizzare un evento sportivo (dalla candidatura alla ricerca dei partner economici fino alla logistica).

«Ragioniamo sul “noi”»

E favorendo la collocazione di quest’ultimo all’interno di un calendario che garantisca la massima diffusione pubblicitaria e la più completa possibilità di fruizione. In poche parole la Varese Sport Commission cercherà di aggregare l’offerta di tutti i servizi legati all’ospitalità e alla pratica sportiva, sviluppando specifiche proposte di prodotti turistici Come riuscirci? Facendo sistema, il vero punto debole riscontrato fino a oggi: «Dobbiamo iniziare a ragionare sul “noi” – ha detto il presidente Renato Scapolan – Interagire, fare squadra. Come durante l’Expo. Siamo sempre stati una provincia manifatturiera: iniziamo a considerare il turismo una valida alternativa».

Trecentomila euro di sostegno

L’idea è stata giudicata vincente dal Pirellone, che la finanzierà con un contributo di circa 300 mila euro: «Il compito di un governatore è quello di trovare i soldi per le buone idee – ha dichiarato Roberto Maroni – Quella che presentiamo oggi lo è e avrà tutto il nostro sostegno, anche perché si inserisce nella nostra iniziativa legata alla promozione turistica della regione». La conduttrice televisiva (varesina d’adozione) Filippa Lagerback sarà l’ambasciatrice del nuovo ente. Prossima destinazione: Usa.