E’ passato più di un mese dal gravissimo incidente sul lavoro alla Cargo city (un camionista ucraino di 38 anni venne investito da un carrello guidato da un lavoratore cingalese della cooperativa Coros) ma i lavoratori non lo hanno dimenticato. Ecco perché ieri la Cub Trasporti, sindacato di base molto rappresentativo nel settore merci aeroportuale di Malpensa, ha reso noto che è stata inoltrata a Enac una richiesta formale di intervento ispettivo sul subappalto alle cooperative delle attività relative al trasporto cargo. La lettera è stata inviata con la sottoscrizione di 140 lavoratori delle cooperative. «Attendiamo ora che gli enti preposti verifichino la regolarità degli appalti che le società operanti a Malpensa fanno ai consorzi e alle cooperative», spiegano dal sindacato.
«Come ben sapete – si legge nella missiva – l’articolo 9 dell’attuale regolamento Enac dispone che la quota di attività assegnate in subappalto non possa superare in valore il 30 per cento del fatturato globale annuo realizzato dal prestatore certificato sul singolo aeroporto. Ma qui l’impiego di oltre 500 lavoratori fa ragionevolmente ritenere che il limite sia stato abbondantemente superato e fornisce comunque elementi tali da rendere non solo opportuna ma anche improcrastinabile quella verifica che rientra, a nostro avviso, nei vostri doveri e poteri».
I sottoscriventi invitano dunque formalmente Enac, entro trenta giorni, alla verifica della regolarità dei subappalti, dell’esistenza delle dovute autorizzazioni e del rapporto fra il valore economico delle attività subappaltate e il fatturato globale delle committenti.
In segno di protesta dopo il grave incidente sul lavoro, lo scorso 8 marzo Cub Trasporti, Adl e Usb organizzarono un presidio alla Cargo city. «Da qui le cooperative devono andarsene», urlarono i sindacalisti al megafono, indicando il ridimensionamento delle esternalizzazioni come la prima soluzione per riportare ordine, sicurezza e dignità del lavoro allo scalo merci dell’aeroporto.