Anche Verbano e Ceresio nella lista dei laghi malati

La Prealpina - 26/07/2016

Si è conclusa, purtroppo con brutte notizie, l’edizione 2016 di Goletta dei Laghi, la campagna nazionale di Legambiente, in collaborazione con il Coou (Consorzio obbligatorio oli usati) e Novamont, per la tutela dei bacini lacustri italiani: dodici gli specchi d’acqua monitorati e sei le regioni coinvolte, ma il dato poco rassicurante è che il 50% dei 101 punti campionati è fuori dai limiti di legge.

Dal Lago d’Iseo al Trasimeno, l’edizione 2016 ha nuovamente messo al centro la denuncia delle situazioni critiche riguardanti la presenza di scarichi e d’inquinamento: ovviamente, non è stata risparmiata neanche la provincia di Varese, con otto punti analizzati nel Lago Maggiore e 6 sul Ceresio (foto Archivio), per i quali ci sono stati rispettivamente 6 e 4 esiti negativi. (Lago Maggiore: Germignaga, Lido Comunale; Brebbia, foce Bardello; Ispra, foce Acqua Negra; Laveno Mombello, foce Boesio e lungolago Perabò; Monvalle. Lago Ceresio: Porto Ceresio, foci Vallone e Bolletta; Telo di Osteno a Claino con Osteno in provincia di Como; Lavena Ponte Tresa, lungolago XXV Aprile, scarico di piazza IV Novembre). Grazie al coinvolgimento a livello locale dei circoli di Legambiente, di associazioni e club velici, della Lega Navale Italiana e dei cittadini, che hanno a disposizione il servizio Sos per fare segnalazioni, la Goletta dei Laghi, pur senza sostituirsi ai controlli ufficiali né pretendere di dare patenti di balneabilità, rileva i problemi contingenti e le sue analisi riguardano nello specifico foci dei fiumi, torrenti, scarichi e piccoli canali, che sono i veicoli principali di contaminazione batterica di origine fecale.

Il problema dei bacini lacustri è la mancanza di depurazione degli scarichi civili che, attraverso i corsi d’acqua, trovano nei laghi la loro destinazione. Rincara il problema la mancanza di una politica che esca dai localismi e dalle buone intenzioni lasciate a metà.

I territori lacustri sono stati coinvolti dalla campagna anche con appuntamenti riguardanti il consumo di suolo e modelli di sviluppo che ancora oggi risultano essere insostenibili.

Quest’anno c’è stata anche un’importante novità nel programma scientifico: il monitoraggio delle microplastiche, particelle infinitesimali ma estremamente inquinanti: i dati dei rilievi effettuati verranno presentati in un convegno il prossimo autunno.