Anche in Ticino boom di lavori precari

La Prealpina - 23/03/2016

Che in Canton Ticino il lavoro sia decisamente meno garantito rispetto all’Italia lo abbiamo detto in tutte le salse. In questi anni si è assistito a un po’ di tutto: licenziamenti dalla sera alla mattina anche di lavoratori dipendenti da anni, tredicesime e ferie svanite nel nulla, licenziamenti e riassunzioni a salario più basso, condizioni di lavoro non proprio “svizzere” e stipendi in euro anziché in franchi. Chi più ne ha più ne metta. Diciamolo: un po’ è anche colpa dei frontalieri che, pur di portarsi a casa uno stipendio sostanzioso, soprattutto se paragonato all’Italia, hanno ingoiato di tutto. In questo scenario tutt’altro che roseo e con una rivisitazione della tassazione che non promette nulla di buono, nell’ultimo periodo è letteralmente esploso quello che in Italia abbiamo imparato a chiamare lavoro precario.

Certo, lo stipendio resta sempre decisamente più alto rispetto agli omologhi impieghi italiani, ma i diritti sono veramente al minimo sindacale. Tanto che, in questi giorni, sta montando forte la protesta del cosiddetto “Forum alternativo” che ha scoperchiato la situazione.

Nel solo Ticino, infatti, nell’arco di una decina d’anni il numero degli interinali è raddoppiato, passando dai 5.800 del 2005 ai 11.500 dello scorso anno e, molti di essi, sono varesini. E così si sono riprodotte pure le agenzie di lavoro temporaneo, passate da un centinaio a ben 130.

«Sono numeri in espansione – spiegano dal Forum alternativo – e che dimostrano il ruolo delle agenzie interinali quale punta di lancia di sfondamento dei datori di lavoro nella accelerazione della deregolamentazione del mondo del lavoro cantonale, con l’accordo della libera circolazione. Hanno infettato il mondo in tutti rami.

Le trovi nell’edilizia, nell’artigianato, nella vendita, nelle fabbriche, negli uffici. Il 27 per cento della loro attività riguarda il servizio pubblico».

Ed è proprio sulle agenzie interinali che si concentra la protesta del gruppo rossocrociato: «Le agenzie interinali non portano nessun valore aggiunto. Al contrario, il valore aggiunto lo rubano ai lavoratori e alle lavoratrici. Per questo chiediamo, esigiamo la loro abolizione».