Anche Busto sogna i suoi studios Dentro l’ex Calzaturificio Borri

La Provincia Varese - 24/03/2017

Com’è bella la Busto delle cento ciminiere, nel documentario realizzato dall’Icma. Il sogno del regista Vito Signorile: «Ex Calzaturificio Borri ideale per degli studios cinematografici». Grande successo ed emozione allo Spaziofestival per la prima del documentario “Cento ciminiere”, commissionato all’istituto cinematografico Antonioni dall’amministrazione comunale per celebrare la storia industriale dell’ex Manchester d’Italia. «In una città come Busto non è scontato il legame con il passato, che invece è fortissimo da parte dei nostri concittadini – sottolinea l’assessore alla cultura Paola Magugliani – è sempre importante ricordare queste radici soprattutto ai ragazzi, soprattutto per valorizzare la passione per il bello che, al di là delle capacità imprenditoriali, è sempre stata una caratteristica dei bustocchi». L’ex Manchester delle fabbriche storiche, dalla ex Ercole Bossi all’ex Borri passando per il teatro Sociale edificato su volontà degli industriali, è un’altra eccellenza bustocca che varca la soglia del festival, come la Pro Patria e (oggi e domani) il Codice di Busto conservato nella Biblioteca Capitolare. Un viaggio di 22 minuti tra i monumenti di archeologia industriale della città, percorsi nel film da due giovani che, partendo dalle due stazioni, toccano i luoghi che fecero la storia dell’industria dall’800 in poi, per raggiungere l’emblematico Museo del Tessile. Che poi è laddove il documentario «verrà proiettato nei tre schermi didattici», come spiega la curatrice Valeria Ferrè, «per due motivi, conservare la memoria e documentare edifici storici che in futuro potrebbero non esserci più, e dare ai giovani uno spunto per capire e rispettare luoghi che fanno parte del paesaggio urbano». Regista del documentario è il videomaker Vito Signorile, ex studente dell’Icma di cui oggi è responsabile tecnico. «Sono di Samarate, anche se ormai mi sento un bustocco acquisito. E devo dire che questa esperienza mi ha aiutato a capire la città e ad imparare tantissime cose». Tanto più che i suggestivi monumenti di archeologia industriale sono gettonatissimi dai videomaker come set di riprese: «Luoghi che si prestano tantissimo. L’ex Borri in particolare, con i suoi grandi spazi, sarebbe una sede ideale per degli studios cinematografici».