«Anche nel Varesotto ci sono casi simili al licenziamento della mamma di Ikea». La denuncia è arrivata ieri, durante la seconda giornata del XVII Congresso provinciale di Ville Ponti che ha rieletto Antonio Massafra come segretario generale provinciale.
Dopo la discussione delle varie sigle del sindacato azzurro, si è passati all’elezione degli organi direttivi e, fra essi, per la prima volta nella storia di Uil Varese, nella segreteria è stata eletta una donna: Aida Stefania Mantellini, tradatese di 42 anni, che arriva dall’impegno nel settore chimico-tessile e soprattutto si è occupata di pari opportunità e politiche di genere. Dove, anche nel Varesotto, i problemi non mancano. Anzi. Lo sportello stalking e mobbing del sindacato, infatti, ha rilevato diverse situazioni preoccupanti accanto, ci ha tenuto a precisare Massafra, «a tantissime aziende serie».
Per esempio «abbiamo assistito a casi – ha aggiunto il segretario confermato – tipo quello della mamma milanese di Ikea. E cioè donne con figli disabili licenziate dopo aver esaurito i permessi e le ore concesse per accudire un figlio con problemi del genere. Quando scatta l’ora X, l’azienda lascia a casa: sono episodi nascosti e gestiti dagli avvocati ma, purtroppo, accadono». A proposito di parità di genere, anche il Varesotto non è esente «dalle disparità di trattamento salariale a parità di mansioni oltre, ancora peggio, a situazioni di maschilismo galoppante che sfociano anche in molestie. In tal senso, ritengo significativo il protocollo sottoscritto con Confindustria, Cgil e Cisl per la formazione delle Rsu su questo delicatissimo tema».
Le altre cariche elette hanno visto la conferma di Gabriele Dellutri (tesoriere), Lorenzo Raia (segretario organizzativo), Maurizio Manfredi e la new entry Fabio Dell’Angelo in segreteria. «Ma tutta la Uil – ha concluso Massafra – si tra riorganizzando, snellendosi e puntando a diminuire i generali e ad avere più truppe nei luoghi di lavoro. Infine per il 2018 l’impegno principale sarà rivolto contro l’evasione fiscale e gli infortuni sul lavoro a favore di una contrattazione di secondo livello che possa permettere di redistribuire meglio la ricchezza prodotta».
A tirare le conclusioni della due giorni varesina è stato il segretario regionale Danilo Margaritella: «La provincia di Varese – ha affermato il sindacalista – è la fotografia perfetta di ciò che accade in Lombardia. Si assiste a una ripresa economica, ma l’occupazione va a rilento rispetto agli altri motori europei, soprattutto per quanto concerne i giovani. Chiediamo quindi alla Regione di rivedere il sistema della dote lavoro, in cui i giovani devono essere impegnati affinché imparino realmente delle capacità. Inoltre chiediamo una maggiore valorizzazione degli Istituti tecnici superiori che in Lombardia sono solo quattro: devono crescere ed essere promossi meglio, anche perché l’80% degli studenti che escono da queste scuole, trova lavoro subito».