Prosegue il dibattito su un possibile collegamento tra l’Isolino Virginia (foto Archivio) e Biandronno. Anche Santo Cassani, presidente dell’associazione culturale Sarisc di Oltrona al lago raccoglie l’idea lanciata da Riccardo Aceti che ha presentato un progetto ispirato alla passerella di Christo sul lago d’Iseo come «proposta propedeutica, intrigante di rilancio del lago di Varese». Il progetto di Aceti è stato bocciato dal consigliere comunale varesino Andrea Bortoluzzi esponente della maggioranza di centrosinistra (cui appartiene anche la moglie di Aceti, Francesca Strazzi), mentre non contrario si sarebbe dichiarato il presidente di Amici della terra Arturo Bortoluzzi purchè si rispetti il sito archeologico. Sono previsti centoquaranta metri di collegamento fra l’Isolino e la sponda di Biandronno con lo stesso principio applicato a Sulzano tramite serbatoi galleggianti ancorati al fondale zavorrati, “piloncini” che escono dall’acqua e sorreggono la passerella affinchè il collegamento non sia temporaneo, ma consenta anche il passaggio di barche e senza interferire con l’impalcato palafitticolo. Al riguardo Cassani, ottant’anni, profondo conoscitore del lago, da tempo impegnato per il risanamento delle acque, autore di pubblicazioni e soprattutto esperto realizzatore di ponti in tutto il mondo, dice: «Io lascerei tutto come è, un vero paradiso naturale. Ma capisco anche chi, per vari motivi, vuole almeno una passerella. Mi aggiungo ai tanti che hanno avanzato soluzioni più o meno fantasiose. Qualche esperienza durante la mia vita l’ho maturata. Assodato che non ci si può appoggiare sul fondo del canale e nemmeno sul terreno dell’isola, che non può esserci nulla di galleggiante rimane solo la via aerea. Con i tecnici che mi assistono sto verificando l’idea di una passerella pedonale che non deturpi l’ambiente e che rispetti i divieti. Niente di retrattile, costoso, complicato e brutto». Ai perplessi e agli scettici mostra il curriculum e conclude: «Parte delle mie attività, competenze e intuizioni sono presenti in molte importanti realizzazioni in 48 paesi di quattro continenti: tre ponti sul Danubio, altri sul Rio Iguazù e sul Paranà, sulla Loira a Saint Nazaire, a Parigi centro e sulla Marna, in Giappone e almeno il 20 per cento dei ponti autostradali in Italia. Una passerella all’Isolino è naturalmente un’altra cosa. Non ho titoli accademici da mostrare, ma tanto orgoglio sì».