’indotto aeronautico varesino mostra i primi segnali di debolezza, a fronte della riduzione di ordini – soprattutto sul fronte elicotteri – sul mercato internazionale. A farne le spese, tra le prime, è la Mag, azienda di Vergiate che si occupa di allestimenti di eliccotteri. Fino a qualche anno fa gli allestimenti completati nei capannoni erano mediamente 160. Quest’anno non si andrà oltre le 60 macchine. Il risultato? Una crisi che ha cominciato a farsi sentire in primavera – con l’annuncio e la conferma di 12 uscite volontarie – e che ieri è sfociata nella richiesta di cassa integrazione ordinaria per tutti i rimanenti 40 dipendenti.
Al tavolo di confronto, convocato nella sede dell’Unione Industriali della provincia di Varese, si sono ritrovati i management aziendali e i rappresentanti dei lavoratori, Paolo Carini (Fim) e Giovanni Cartosio (Fiom).
Un paio d’ore di riunione, per mettere nero su bianco le modalità operative della cassa, d’intesa con le organizzazioni sindacali («l’azienda ha sempre avuto un comportamento molto responsabile e ragionevole, con buone relazioni sindacali», commenta Carini).
L’intesa prevede i primi quattro mesi di cassa integrazione ordinaria (dal 17 ottobre al 14 gennaio 2017) a zero ore . In realtà, però, la riduzione oraria di lavoro è stata articolata in modo da coinvolgere tutti i dipendenti e ridurre al minimo l’impatto sociale. Lavorando su tre turni (dal momento che i capannoni di Vergiate devono sempre essere aperti) ognuno dei lavoratori avrà mediamente un taglio di dieci ore lavorative settimanali.
«E’ chiaro che la cassa ordinaria – spiega Carini – è quella che riguarda proprio la riduzione di attività e produzione. Ci sono meno ordini e pertanto si lavora meno. Condividiamo la decisione di coinvolgere tutti gli operai, in modo da rendere il tutto meno pesante. E’ evidente, in ogni caso, che siamo di fronte al primo caso di una pmi dell’indotto che subisce le conseguenze del calo di ordini di Leonardo-Finmeccanica».
E, proprio su questo fronte, la prossima settimana avrebbe dovuto esserci un incontro tra le delegazioni territoriali di Fiom, Fim e Uilm e il top management Leonardo sulle prospettive della Divisione Elicotteri. Il confronto, che era stato richiesto dalle organizzazioni sindacali, è stato rinviato a data da destinarsi.