Albo artigiani 913 richieste

La Prealpina - 19/05/2016

Ad oggi sono 913 le domande presentate da aziende artigiane italiane e svizzere per ottenere l’iscrizione all’albo, diventata obbligatoria per poter lavorare oltreconfine, dopo l’approvazione della legge Imprese Artigianali. Il dato è emerso ieri durante il primo incontro del Tavolo dell’economia della Regio Insubrica, dedicato proprio alla Lia. Presente anche il sistema Confartigianato Lombardia, con le associazioni di varese, Como Lecco e Piemonte Orientale.

Secondo quanto emerso dal confronto, tra le domande presentate, sono 117 quelle già esaminate. Confarrtigianato, da parte sua, ha sottolineato l’importanza di verificare qualità e professionalità delle aziende che si stanno affidando alle associazioni per l’iscrizione all’albo. Non solo. Sono emersi anche due elementi fondamentali. Da un lato il fatto che in caso di riscontro negativo da parte della commissione Lia a Bellinzona, l’impresa dopo un mese potrà ripresentare domanda di iscrizione prima di aderire a un ricorso nelle sedi preposte. Inoltre, sempre in caso di esito negativo della domanda, la commissione dell’albo Lia comunicherà l’entità delle spese amministrative per il trattamento della pratica da parte dell’albo.

I rappresentanti della commissione alla luce dell’esperienza di questi primi mesi, hanno chiarito uno degli aspetti fondamentali che riguarda l’esperienza lavorativa maturata in Italia e i titoli di studio , raccogliendo il favore dei presenti. Va anche detto che rispetto alla tassa di iscrizione, da parte italiana sono state espresse le preoccupazioni relative all’entità della stessa, soprattutto in rapporto alla limitata possibilità temporale di prestazioni (al massimo 90 giorni all’anno) da parte delle imprese. Le istanze saranno portate all’attenzione del consiglio di stato del Canton Ticino.